Informazioni di descrizione
In tale parte vengono richiesti il numero di private bankers della struttura intervistata, il numero dei clienti, il patrimonio gestito al 31/12/2007 (anche come stima di esso), la soglia minima di accesso.
Viene poi richiesto di compilare una lista dei servizi non finanziari che forniscono.
Tale lista è chiusa e si può solo barrare la casella “si o no” in corrispondenza di ogni servizio.
I servizi non finanziari elencati sono undici e precisamente:
- investimenti alternativi;
- art advisory;
- servizi di fiscalità internazionale;
- trust e attività fiduciarie;
- gestione del passaggio generazionale;
- servizi di gestione e sviluppo immobiliare;
- pianificazione previdenziale;
- pianificazione assicurativa;
- creazione di fondazioni;
- servizi di filantropia;
- consulenza al family business.
Viene infine richiesto di rispondere quali servizi di natura finanziaria sono offerti all’interno di una lista chiusa di tre servizi soltanto:
servizi di hedge funds; corporate finance e consulenza finanziaria.
Anche in questo caso è possibile soltanto barrare o non barrare la casella in corrispondenza di ogni servizio finanziario.
Informazioni di previsione La parte del questionario dedicata alla previsione è rubricata come
“tre servizi sui cui puntate nei prossimi dodici mesi”. La domanda è lasciata aperta con il vincolo di graduare per ordine di importanza le tre relative risposte.
Scopo dell’indagine è valutare lo stato del Private Banking in Italia soprattutto come grado di ampiezza dei servizi non finanziari che corrispondono al valore aggiunto di tale attività e il grado di ampiezza dei servizi finanziari più innovativi.
Il secondo obiettivo è comprendere i servizi più importanti che tali strutture reputano strategici per competere e sui cui hanno deciso di puntare.
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