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Governo: approvato il Decreto dignità ma settembre sarà bollente

Immigrazione, flat tax, sicurezza, superamento della legge Fornero, reddito di cittadinanza. E poi Alitalia, Tav e Tap: tante le sfide d'autunno per il nuovo esecutivo

"Dopo decine di anni è stato approvato il primo decreto non scritto da potentati economici e lobby che mette al centro il cittadino, gli imprenditori, i precari. Finalmente i cittadini segnano un punto: cittadini 1, sistema zero". Con queste parole, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, ha salutato il semaforo verde del Senato al Decreto dignità che meno di una settimana fa, ha di fatto licenziato in via definitiva il provvedimento, pronto, dunque, per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale nei prossimi giorni.

Ma se sponda governo esultano, di opposta opinione è l'opposizione
. Arriva subito, infatti, la bocciatura del Pd attraverso le parole di Matteo Renzi che parla di Decreto disoccupazione: "Oggi la maggioranza grillo-leghista ha approvato il Decreto Di Maio. Lo chiamano Decreto Dignità ma il vero nome è "Decreto Disoccupazione" – ha scritto su Fb - nella relazione tecnica loro, proprio loro, ammettono che con queste norme avremo 80.000 disoccupati in più".
Ancora più dura la presa di posizione di Tajani che sciorina numeri nefasti parlando di 130 mila posti di lavoro persi per colpa del Decreto.
"Dai calcoli che abbiamo fatto, il decreto Dignità (che noi chiamiamo decreto Di Maio) rischia di provocare la perdita di oltre 130mila posti di lavoro in dieci anni e non 80mila come aveva invece calcolato l'Inps". Lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia e presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. "Si tratta, ha aggiunto, di un disegno scellerato e anti industriale".

Al netto delle polemiche, però, il Decreto è legge e sono diverse le novità sul fronte del lavoro , tra cui l’ estensione degli incentivi per le assunzioni degli under 35, confermati, infatti, fino al 2020 gli incentivi triennali per l'assunzione con contratto a tutele crescenti degli under 35, introdotti per il 2018 con l'ultima legge di bilancio, la modifica della disciplina dei contratti di lavoro a termine, di somministrazione di lavoro e in materia di licenziamento illegittimo.

TETTO PER I CONTRATTI A TERMINE – I contratti a tempo determinato, compresi quelli in somministrazione, non possono superare il 30% dei contratti a tempo indeterminato nella stessa azienda. Previste anche multe di 20 euro al giorno per la somministrazione fraudolenta e l’esclusione delle agenzie di Somministrazione dall’obbligo di indicare le causali per il rinnovo dei contratti a termine. I costi aggiuntivi applicati ai rinnovi (il già ricordato 0,5%) si applicheranno anche ai contratti a termine in somministrazione. I lavoratori portuali sono esentati dalla stretta sui contratti di somministrazione che equipara questa forma contrattuale al contratto a tempo determinato.

INDENNITA' DI CONCILIAZIONE FINO A 27 MESI - Sale da un minimo di 3 ad un massimo di 27 mensilità (rispettivamente da 2 a 18 mensilita') l'indennità da corrispondere al lavoratore ingiustamente licenziato in caso di conciliazione con l'azienda.

STOP AUMENTI CONTRIBUTIVI PER COLF E BADANTI - Per il lavoro domestico non scatteranno gli aggravi contributivi dello 0,5% previsti dal decreto dignita' per i rinnovi dei contratti a termine.

PERDE INCENTIVI CHI TAGLIA 50% PERSONALE - Alzata dal 10% al 50% la soglia di riduzione dei dipendenti oltre la quale le imprese perderanno gli incentivi commisurati ai livelli occupazionali.

SANZIONI PER DELOCALIZZAZIONI A CONTRATTI DI SVILUPPO
- Le sanzioni comminate alle imprese che delocalizzano dopo aver incassato aiuti di Stato andranno al finanziamento di contratti di sviluppo per la riconversione dei siti in disuso a causa della delocalizzazione anche sostenendo l'acquisizione da parte degli ex dipendenti

ASSUNZIONI REGIONI PER CENTRI IMPIEGO - Per il triennio 2019-2021 una quota delle assunzioni autorizzate delle regioni, da definire in Conferenza Stato-regioni, sarà "dirottata" per il potenziamento dei centri per l'impiego.

Novità anche sul fronte fiscale.
COMPENSAZIONI DEBITI PA PER IL 2018 - I professionisti e le imprese potranno compensare i debiti e i crediti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione nel 2018.

OK A SEMPLIFICAZIONI REGISTRI SPESOMETRO - I soggetti obbligati alla comunicazione periodica delle fatture non saranno più obbligati ad annotarle nei registri.

E-FATTURA PER BENZINAI DAL 2019
- Rinviata dal 1 luglio prossimo al 1 gennaio 2019 l'entrata in vigore della fattura elettronica per le imprese di distribuzione di carburanti.

CAPITOLO GIOCHI
USO SLOT SOLO CON LA TESSERA SANITARIA - E' consentito l'uso delle slot esclusivamente inserendo la tessera sanitaria per impedirne l'uso da parte dei minori. Dal 1 gennaio 2020 dovranno essere eliminate le macchine slot "prive di meccanismi idonei ad impedire l'accesso ai giochi da parte dei minori".

MESSAGGI SU LUDOPATIA NEI GRATTA E VINCI - Saranno riportati messaggi sui tagliandi dei gratta e vinci che avvertono i giocatori sui rischi della ludopatia, sul modello di quelli presenti nei pacchetti di sigarette. I messaggi saranno riportati su entrambi i lati in modo da coprire almeno il 20 per cento della superficie.

ARRIVA IL LOGO "NO-SLOT" - Gli esercizi pubblici ed i circoli privati che non hanno al loro interno slot e macchine per il gioco d'azzardo potranno esporre il logo 'No-slot'.
SANZIONI PIU' PESANTI SU PUBBLICITA' GIOCHI - Via libera all'aumento delle sanzioni per chi viola i divieti sulla pubblicità dei giochi o sulle sponsorizzazioni. La sanzione sale dal 5% al 20% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e non potrà essere inferiore a 50.000 euro.

MISURE PER LA SCUOLA
PROROGA E CONCORSO PER DOCENTI DIPLOMATI - Proroga fino al giugno 2019 per gli insegnanti della scuola primaria e dell'infanzia con diploma magistrale che dopo una sentenza del Consiglio di Stato non hanno più l'abilitazione all'insegnamento. Nel frattempo verrà bandito un concorso straordinario aperto ai laureati in scienza della formazione e alle insegnanti diplomate magistrali con almeno due anni d'insegnamento negli ultimi 8.

SALTA TETTO 36 MESI PER PRECARI SCUOLA
- Viene abrogata la norma che prevede la scadenza delle collaborazioni per i precari della scuola (docenti, non docenti, amministrativi e tecnici) che superano i 36 mesi.

Il governo, dunque, porta a casa il primo risultato utile grazie all'approvazione di una misura che nelle intenzioni del proponente Luigi Di Maio rappresenta un contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto giovanile. All'attivo anche l approvazione da parte dell’ufficio di presidenza della Camera della delibera che taglia i vitalizi degli ex deputati, mentre fase di stallo al Senato con la presidente Casellati che ha preso tempo annunciando un periodo ulteriore di riflessione, dal momento che le nuove norme potrebbero essere a rischio incostituzionalità.

SETTEMBRE BOLLENTE - Si preannuncia, dunque, un settembre bollente: immigrazione, flat tax, sicurezza, superamento della legge Fornero, reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza: e poi questioni spinose quanto decisive per il futuro del paese come Alitalia, Tav e Tap. Insomma, sono tante le sfide d'autunno per il nuovo esecutivo.
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