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La febbre da evasione si misura con il Redditometro

Il Redditometro cambia veste
Che vita stressante! Non bastavano gli autovelox a rovinarci le giornate, adesso arriva anche il Redditometro. Ironia a parte, che cos'è questo Redditometro? E soprattutto come funziona? In tempo di crisi il governo tira la cinghia e va a frugare in tutte le tasche delle giacche appese nell'armadio, sperando di trovare qualche banconota lasciata lì da tanto tempo.

Con la lotta all'evasione, infatti, il nostro Paese mira a ridurre l'impatto catastrofico della crisi mondiale, poiché per reperire fondi non può più tagliare dove ha sempre tagliato, visto che ormai siamo all'osso. Ecco quindi tornare di "moda" la caccia all'evasore. Prima abbiamo avuto a che fare con lo scudo fiscale, grazie al quale sono riemersi 104,5 miliardi di euro, con un incasso per lo Stato di 5,6 miliardi di euro; ora siamo passati al Redditometro, strumento che dovrebbe permettere di racimolare 2,2 miliardi e mezzo di euro in due anni. Si tratta di una bella cifra, ma piuttosto esigua se paragonata agli oltre 200 miliardi di euro stimati di evasione nel nostro Paese.

Il nuovo Redditometro è uno strumento che renderà il Fisco più intelligente, in grado di analizzare i consumi dei contribuenti e vedere quanto le dichiarazioni dei redditi siano rispondenti al reale tenore di vita. Attenti quindi a non esagerare con gli acquisti di auto, barche e beni di lusso se non siete a posto con la dichiarazione dei redditi. La stessa cosa vale per tesseramento a club esclusivi e viaggi: altro che Maldive potreste ritrovarvi in un batter d'occhio a Regina Coeli senza sapere come e perché. Infine non potrete più accompagnare il bimbo all'asilo nido comunale con il vostro SUV superaccessoriato, perché su di voi incombe il fantasma del Redditometro, che verrà utilizzato anche per stilare le graduatorie degli asili nido.

Il Redditometro prenderà in considerazione il nucleo familiare e il territorio di appartenenza e scatteranno i controlli quando lo scostamento tra il reddito complessivo così valutato e quello dichiarato sarà almeno del 20%.
Se al campanello di casa suonerà la Guardia di Finanza non potrete far altro che presentare le dovute giustificazioni e dimostrare che le spese effettuate sono state finanziate da altri mezzi a vostra disposizione, come un lascito di una vecchia zia d'America o una sorprendente vincita al gioco.


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