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Lo shopping del nuovo millennio? E' "social" e in gruppo

Che cos'è il social shopping
L'e-commerce come lo si conosceva prima? Pratica ormai superata. O, meglio, affinata. Perché con il dilagare dei social network anche l'amata arte di fare acquisti online si è adeguata ai tempi. E dunque adesso sul web non ci si limita più a fare semplicemente acquisti, amicizia, scambiarsi opinioni e organizzare rivoluzioni, ma si fa social shopping, in una community dove di comune c'è solo l'interesse per un viaggio, un abito o uno smartphone.

Per social shopping si intende un metodo di e-commerce in senso ampio, che ha come prerogativa il coinvolgimento di più persone.

Esistono molte tipologie di shopping sociale: girando per il web si trovano infatti gruppi che offrono consigli ai dubbiosi, luoghi di aggregazione virtuale dove si incontrano venditori e acquirenti, come per esempio i farmers market, siti che elaborano suggerimenti in base a esperienze personali, indirizzando poi gli utenti più indecisi e addirittura siti che mandano in Rete foto scattate nei camerini mentre ci si prova qualche abito (con il consenso di chi prova, ovviamente!).

Tra queste pratiche ve n'è una che sta prendendo prepotentemente piede in tutto il mondo: lo shopping attraverso gruppi di acquisto. Tutto gestito da un sito Internet, e tutto rigorosamente via web, dall'accesso al pagamento.

Il principio che sta sotto questo fenomeno dilagante è semplicissimo: perché giocarsi mezzo stipendio per un week end a Capri se qualcuno lo offre a 99 euro? E chi non correrebbe a rigenerarsi in una spa di lusso per un prezzo non dimezzato, ma dell'80% inferiore a quello di listino? No, non si tratta di un last minute, ma di un metodo che, in fondo, è vecchio come il mondo: se tante persone vanno a fare un viaggio a Capri nello stesso week end e nello stesso hotel, il gestore della struttura può più che dimezzare i costi e rientrare più che comodamente con le spese.

Il meccanismo di funzionamento di un sito di acquisti condivisi è più semplice di quanto si possa pensare. Ci si iscrive fornendo un indirizzo e-mail e da quel momento in poi si diventa membri di una community che permetterà a chiunque lo voglia di prenotare questa o quell'offerta.

Ogni giorno il sito ne pubblica qualcuna: chi è interessato la acquista e, se si raggiunge il numero di adesioni necessario, si ottiene la promozione assieme ad altrettante persone che hanno scelto di aderire alla medesima offerta. Se non si raggiunge il quorum, pazienza, sarà per la prossima volta. La cosa positiva è che si ha l'esito in poche ore: queste offerte durano infatti circa un giorno.

La maggior parte dei siti di social shopping offre viaggi, divertimenti, opportunità per la cura personale come un massaggio, una ceretta o una serie di appuntamenti dall'hair stylist, ma anche trattamenti sanitari come la pulizia dei denti, una visita dal cardiologo o dallo psicologo.

Da un po' di tempo si cominciano inoltre a vedere anche degli eBay "socializzati", che offrono cioè un oggetto particolarmente desiderabile (come per esempio uno smartphone) ad un prezzo particolarmente conveniente. Inutile dire che anche in questo caso le adesioni sono altissime!

Alcuni siti stanno affinando le tecniche per conquistare più clienti possibile, come per esempio quella di far guadagnare credito extra a chi fa aderire a questa o quell'offerta amici, parenti e colleghi.

Il merchant, ovvero l'entità che mette materialmente la promozione, non deve pagare nulla per entrare nell'olimpo del social shopping. Il compenso che riceverà sarà la metà di quello che il cliente paga per il coupon. Per esempio, un massaggio che come normale prezzo di listino costa 80 euro, viene offerto a 40 euro, poi equamente divisi tra il sito e l'esercente.

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