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Il vecchietto, dove lo metto?

L'esperienza di Home Instead Senior Care principale operatore privato statunitense nell'assistenza agli anziani.

Vivere a lungo e bene è una lecita aspirazione per molte persone; essere anziano, però, potrebbe anche voler dire non essere più autonomo e divenire, inconsapevolmente, un "peso" per le proprie famiglie che, dal canto loro, non hanno la possibilità di dedicarsi pienamente alla loro assistenza, in quanto gravate da altri impegni.

Oltre a ciò l’aumento della vita media ha portato il numero della persone anziane ad un vertiginoso aumento, classificando l'Italia come uno dei paesi più vecchi del continente con conseguente moltiplicazione di richieste di prestazioni e servizi adeguati a questa fascia d’età.

Per la frequente latitanza di una famiglia attiva, impossibilitata ad occuparsi adeguatamente dell’anziano e dei rapporti di buon vicinato, per non parlare poi della povertà, dell’esclusione e della solitudine, il ricorso alle istituzioni è sempre la via preferita.

Si è così consolidato un elevato ricorso al ricovero della persona anziana nelle case di riposo, come risposta indubbiamente più semplice alla carenza di risorse, utili a sostenere l’intervento domiciliare tempestivo e continuativo nel tempo, come pure dalla mancanza di strumenti amministrativi e procedure adeguate a garantire un’architettura del servizio di assistenza ai massimi livelli possibili.

In tal senso è paradossale come si riveli più semplice il ricorso ad una casa di riposo per un anziano con autonomia molto limitata o addirittura compromessa, nonostante l’elevato costo delle rette e il radicale cambiamento dello stile di vita a cui egli va inevitabilmente incontro. Piuttosto che farlo rimanere nella propria casa con servizi di assistenza adeguati si preferisce passare la mano.

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