L'acqua in bottiglia, un fruttuoso business
L'acqua è una risorsa centrale per l'individuo e per l'ambiente e sarà forse la sua indispensabilità ad aver stimolato per decenni un fruttuoso business, quello delle
acque in bottiglia. Basti pensare che in Italia i consumi pro-capite di acqua imbottigliata nel 2009 hanno totalizzato 192 litri/anno, in leggero calo rispetto all'anno precedente, ma sempre su livelli molto superiori alla media europea, che si attesta attorno agli 80 litri/anno.
Quindi, l'industria dell'acqua imbottigliata ha prodotto circa 12,4 milioni di litri nel 2009, di cui solo l'8% destinato all'estero, con un giro d'affari che si attesta sui 2,3 miliardi di euro. Un
trend che sembra non conoscere crisi e che ha realizzato elevatissimi tassi di crescita sin dagli anni '80. Per anni questo settore ha sperimentato un quasi monopolio, anche a causa del Regime delle concessioni delle acque, regolate da norme ormai obsolete, risalenti in particolare al Regio Decreto del '43.
In molti casi i canoni corrisposti alle Regioni per lo sfruttamento delle acque risultavano vecchi di almeno 30 anni e non tenevano conto dell'elevata crescita registrata dal settore, corrispondendo un quantum solo per l'estensione degli stabilimenti e non per la quantità di acqua trattata.
Per anni dunque, le pochissime società operanti nel settore hanno pagato una cifra irrisoria allo Stato ed alle Regioni, stimabile in appena 5 centesimi per metro cubo di acqua. Niente rispetto a circa 1 euro al metro cubo che un cittadino paga per l'acqua di rubinetto ed alla cifra astronomica (circa 300 euro) che paga per l'acquisto dell'acqua imbottigliata. Infatti, una bottiglia da un litro e mezzo costa in media 40 centesimi (offerte speciali e sottomarche permettendo) e quindi, facendo due conti, il prezzo di quel metro cubo è a dir poco salatissimo!
Per questo motivo, alcuni anni fa una serie di Regioni hanno rivisto gli accordi di concessione, raddoppiando in alcuni casi i prezzi del canone per l'estensione degli stabilimenti e inserendo un criterio che tenga conto anche del volumi di acqua imbottigliati.
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