1 euro per riparare tutte le scuole cittadine o per la costruzione di un ponte o una diga o, ancora, per risistemare parchi o strade. In una città con 2-3 milioni di abitanti, dove spesso scarseggiano infrastrutture e servizi adeguati, una campagna di questo tipo troverebbe un'adesione alta e potrebbe fruttare risorse sino a 3 milioni di euro.
Lo stesso potrebbe dirsi per salvare una vita, un bimbo malato di una patologia grave o, ancora, per investire più semplicemente in un brevetto che potrebbe garantire ricchi ritorni, come il popolarissimo
Pebble, un orologio integrato con lo smartphone in grado di gestirne le informazioni (praticamente una sorta di iWatch).
Le possibilità offerte dal crowdfunding oggi sono molteplici e sfruttano le potenzialità della rete e dell'informazione condivisa, per reperire risorse finanziarie, oggi sempre più scarse, e realizzare infrastrutture pubbliche, effettuare atti di donazione e carità, trovare una via alternativa per investire qualche spicciolo e sperare in ricchi profitti.
La stretta creditizia è una realtà, sia per i privati che per le pubbliche amministrazioni, il Paese è alla paralisi perché non vi sono fondi disponibili o ottenibili a condizioni eque per avviare un'impresa o realizzare infrastrutture indispensabili per la comunità.
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