L’ingresso al
numero 4 di via Abetone inferiore a Maranello ha conservato l’aspetto di quando, settant’anni fa, il
12 marzo 1947, uscì all’esterno la
prima vettura Ferrari,
la 125 S. Al volante
Enzo Ferrari in persona
detto il Drake, ex pilota e neo costruttore, per un breve giro nei vialetti del perimetro del nuovo stabilimento alle porte di Modena.
All’interno oggi è naturalmente tutto cambiato e ora è soprattutto molto più grande. Il
complesso Ferrari ha abbondantemente superato i 550 mila metri quadrati di superficie dove si produce direttamente quasi tutto ciò che occorre per la costruzione di un’auto. A eccezione delle scocche e dei telai di acciaio realizzati dallo
stabilimento Scaglietti, nella vicina Modena, degli
impianti frenanti della Brembo a Dalmine (Bg), delle
centraline Bosch e delle gomme.
Al di la della strada, proprio a ridosso dei 2 Km di lunghezza della mitica pista di Fiorano costruita per i collaudi, c’è il
GES (Gestione sportiva Ferrari) realizzato nel 1982 e completamente dedicato appunto alla gestione sportiva e naturalmente alla Formula 1. E tra GES e pista, la "casina di campagna", per diversi anni anche residenza italiana di
Michael Schumacher quando era impegnato per giorni in qualche sessione di prova. Michael amava appunto vivere a diretto contatto col circuito.
Dal 4 gennaio 2016 la Ferrari è quotata a Piazza Affari. Nel 2016, i ricavi netti si sono attestati a 3,1 miliardi in aumento dell’8,8%. L'utile netto adjusted è pari a 425 milioni di euro, in crescita di 115 milioni (+37%). Per il 2017 il Gruppo stima
consegne di 8.400 unità, incluse le supercar e ricavi netti di oltre 3,3 miliardi. Al 31 dicembre 2016, l'indebitamento netto industriale è sceso a 653 milioni di euro dai 797 milioni del 31 dicembre 2015.
La
Casa di Maranello il 24 aprile 2017 distribuirà un dividendo ai possessori di azioni ordinarie 0,635 euro per azione, corrispondente alla distribuzione complessiva agli azionisti di circa 120 milioni di euro.
La fabbrica di via Abetone inferiore voluta e realizzata da Enzo Ferrari è stata nel tempo trasformata in un ineguagliabile complesso d’avanguardia dal marchio più prestigioso del mondo, magistralmente orchestrato fin nei più piccoli dettagli dall’
Ad Sergio Marchionne, che dedica alla Ferrari ogni attimo libero dai propri impegni in ogni angolo del mondo. Marchionne, per intenderci, controlla anche il grado della tonalità dei colori delle vernici già scelti per tutti i modelli. Non solo i progetti e lo stile delle vetture studiati con 7 anni di anticipo e che faranno tendenza.
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