La povertà minaccia anche il ceto medioFinalmente è arrivata l'estate e con essa le tanto amate vacanze. Quest'anno saranno 23,4 milioni gli italiani che potranno permettersi un viaggio, 4 milioni in meno rispetto al 2012.
Secondo l'indagine dell'
Osservatorio nazionale del turismo di Unioncamere e
Isnart, gran parte dei vacanzieri ha modificato le proprie abitudini, rendendo il proprio
consumo di vacanze più oculato. In particolare il 41% degli italiani che ha svolto o pianificato una vacanza nel 2013 ha ridotto il numero di viaggi; il 13%, invece, ha preferito destinazioni più convenienti in particolare sotto il profilo dell'alloggio; il 9%% ha scelto di risiedere presso abitazioni private. Per un altro 28% comunque la crisi non ha influenzato negativamente il modo di fare vacanza.
La fotografia scattata recentemente dall'
Istat, ha messo in luce un'immagine di un
Paese sempre più in crisi, dove anche il ceto medio, che dispone di un reddito più alto rispetto ad altri individui, subisce il peso della crisi. Sono ormai 15 milioni gli italiani che vivono una situazione di disagio economico con preoccupanti segnali di deprivazione materiale da parte delle famiglie e, non solo quelle meno abbienti, ma anche quelle con redditi mediamente più elevati.
Aumenta in maniera preoccupante, infatti, la quota di individui che dichiarano di
non potersi permettere un pasto adeguato almeno ogni due giorni. Per non parlare poi del riscaldamento: sono raddoppiate, in soli due anni, le famiglie che affermano di non poter riscaldare adeguatamente le proprie abitazioni. Per contro resta stabile invece l'indicatore relativo a: debiti di mutuo, affitto e bollette. Oltre la metà del totale, poi, non può permettersi neanche una settimana di ferie. E se ci riesce, deve ricorrere a un finanziamento: un fenomeno sempre più in crescita.
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