Negli ultimi anni, l'avvento di
Internet ha modificato radicalmente tante delle nostre abitudini. Anche quella che riguarda gli acquisti.
Oggi, infatti, sono sempre di più gli italiani che scelgono di fare shopping online, comodamente seduti sulla poltrona di casa, con una vasta gamma di prodotti a disposizione senza dover fare un passo, evitando magari file chilometriche e lunghe attese alla cassa. Ma soprattutto, avendo la possibilità di scegliere la migliore offerta, grazie alla comparazione che aiuta a concludere gli affari "migliori". Ovviamente, gli e-consumer a caccia di risparmio, sentitamente ringraziano.
Secondo il nuovo studio di
idealo gli italiani che utilizzano un comparatore prezzi per lo shopping online possono risparmiare in media fino al 36,5% in più rispetto a chi non fa uso di questo strumento. L’Italia risulta essere al primo posto per potenziale capacità di risparmio online tra gli altri paesi europei. Al secondo posto si posiziona la Spagna, con il 33,5%, seguita dalla Francia, con una percentuale pari al 32,8%. Percentuali inferiori sono state registrate per gli abitanti di Regno Unito (31,8%), Austria (31,1%) e Germania (30%).
L'ATTESA TI PREMIA - Idealo ha anche stabilito il tempo medio di attesa che un utente deve considerare per avere una percentuale di risparmio più o meno significativa per alcune categorie.
Tecnologia, sport e fotografia sono quelle dove gli effetti positivi sono evidenti a breve termine, ma anche per gli appassionati di musica o giochi, oltre che per chi deve acquistare per la propria casa, è possibile risparmiare, specialmente se gli acquisti vengono programmati con un certo anticipo.
"Il prezzo è uno dei fattori al quale l’e-consumer italiano presta maggior attenzione: addirittura il 94% degli utenti ha dichiarato di confrontare i prezzi, online e offline. Per la caccia alla miglior occasione si utilizzano grandi colossi, come Amazon, i siti di e-commerce o i comparatori", ha commentato Fabio Plebani, nuovo Country Manager di idealo per l’Italia.
Ma, a proposito di E-commerce, come siamo messi in Italia? Come reso noto dai dati Eurostat, se, a livello generale, nel 2016, i paesi più attivi sono stati il Regno Unito dove la percentuale di utenti che ha acquistato su internet sfiora addirittura l'80%, seguito da Danimarca, Germania , Lussemburgo e Norvegia, l'Italia si difende bene con un 29% che sicuramente non è esaltante ma registra una interessante crescita rispetto agli anni precedenti che, dunque, lascia ben sperare per il futuro.
Si stima, infatti, che valore degli acquisti online da parte dei consumatori italiani arriverà nel 2017 a quota 23,1 miliardi di euro, con un incremento del 16% rispetto al 2016.
Gli acquisti e-commerce di prodotti cresceranno nel 2017 del 25%, a un tasso più che triplo rispetto a quello dei servizi (+8%). Per la prima volta nella storia dell’eCommerce italiano, il mercato online dei prodotti varrà tanto quanto quello dei servizi. Lo dicono i dati 2017 dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm.
Tra i settori che trainano il mercato troviamo il Food&Grocery (+37%), seguito da Arredamento & Home Living (+27%), Informatica & Elettronica di Consumo (+26%), Abbigliamento (+25%).
Colpisce poi il dato sull'età: nella fascia compresa tra i 55 e i 74 anni almeno un utente su due ha acquistato prodotti e servizi su siti web di e-commerce. Un dato questo che testimonia la "trasversalità" dell'interesse, a prescindere dunque dalla maggior abilità dei giovani.
E quanto spendiamo? Tra tutti gli utenti che si sono affidati a siti specializzati per acquistare online (65% in Europa, 29% in Italia) il 40% ha speso meno di 100 euro, un altro 40% tra i 100 e i 500, mentre il restante 20% (più fortunato) ha potuto contare su un budget superiore ai 500 euro durante il 2016 per darsi alla pazza gioia.
Rigorosamente online.
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