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Banche, è legge il decreto "salva risparmio"

Il 2016 è stato decisamente un annus horribilis per le banche italiane che si sono "guadagnate", non certo per merito, le prime pagine dei maggiori quotidiani nazionali alle prese con cambiamenti e trasformazioni ancora in atto. Parola d'ordine: correre, velocemente, ai ripari. Detto, fatto.

Il dl "salva risparmio" supera l'ultimo esame alla Camera, con 246 voti favorevoli, 147 contrari e 22 astenuti. Tradotto: il paracadute da 20 miliardi aperto dal governo per mettere in sicurezza il sistema bancario, dunque, è legge.

Esulta il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che esprime soddisfazione in un tweet ribadendo come con l'approvazione del provvedimento viene fatto ''un passo avanti per garantire più sicurezza economica a famiglie e imprese''.

Un provvedimento, però, che fa discutere: ad alzare il tono della polemica, ci pensa, infatti, il fronte delle opposizioni con le critiche che non accennano a diminuire per un decreto definito «iniquo, confuso e inapplicabile» che «butta i soldi degli italiani», secondo Forza Italia, con la Lega parla di testo «estemporaneo» e che non risponde ad alcuna «strategia economica».

MONTEPASCHI E BANCHE VENETE - Il principale beneficiario sarà il Monte dei Paschi, ma in seconda battuta, prime indiziate sono le banche venete.

NON SOLO MPS - Montepaschi, dunque, ma non solo. Non sarà solo lo storico istituto di credito, infatti, ad aver bisogno dell’aiuto dello Stato. Fabrizio Viola, ex AD di Mps, oggi amministratore delegato della Popolare di Vicenza e presidente del comitato strategico di Veneto Banca, ha confermato che probabilmente la mano pubblica dovrà intervenire anche a sostegno dei due istituti veneti in vista della fusione.

popolare di vicenza

In sintesi, ecco le principali novità:

BANCHE IN RISOLUZIONE, TEMPO FINO AL 31/5 PER CHIEDERE I RIMBORSI - Si riaprono fino a fine maggio i termini per presentare la domanda per gli obbligazionisti delle vecchie Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti. Un indennizzo che potrà essere sollecitato anche dal coniuge, dal convivente e dai parenti entro il secondo grado. Disposta anche la gratuità di tutte le spese di istruttoria a carico delle banche.

GARANZIA DELLO STATO - Non sarà necessario presentare un piano di ristrutturazione per ottenere la garanzia statale sulla liquidità se le passività saranno rimborsate entro due mesi.

ARRIVA LISTA PROFILI RISCHIO DEBITORI - Non ci saranno indicazioni dei nomi ma dei «profili di rischio e meriti di credito» di chi ha ricevuto prestiti sopra l'1% del patrimonio netto delle banche che chiedono il sostegno pubblico.

"TETTO" ALLO STIPENDIO DEI MANAGER - Tra le novità arriva un tetto allo stipendio dei membri del consiglio di amministrazione e dei manager per le banche che ricorreranno all' "aiutino" pubblico. Il richiamo, ha sottolineato il sottosegretario Pier Paolo Baretta, è alle norme Ue che prevedono «una retribuzione al massimo di quindici volte il salario medio nazionale dello Stato membro (o di dieci volte il salario medio della banca). Il salario medio italiano corrisponde a circa 28 mila euro, moltiplichiamo per 15 dà circa 450 mila euro».

AL VIA STRATEGIA NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE FINANZIARIA - Con 1 milione di euro l'anno nasce un comitato ad hoc con 11 componenti (anche un rappresentante dei consulenti finanziari), che parteciperanno a titolo gratuito.


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