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Pianeta Scuola: quello italiano sempre più penalizzato

Anno scolastico ai nastri di partenza con mille problemi
Driin!!! La campanella che ha dato il via al nuovo anno scolastico, in Italia, è suonata per quasi otto milioni di studenti ma come sempre l'avvio delle lezioni è stato accompagnato da mille problemi che gravitano intorno al Pianeta Scuola.

Tanto per cominciare il d.l. sulla spending review, diventato legge nei primi giorni di agosto, ha prodotto la prima stangata per gli studenti universitari con i fuori corso che vedono un incremento delle tasse del 25% per gli iscritti che abbiano redditi inferiori a 90.000 euro e del 100% per quelli che superano i 150.000 euro. Rimangono esenti i più meritevoli visto che chi è in regola con gli esami e ha un reddito sotto i 40mila euro non avrà alcun aumento.

Parlando invece dell'esercito degli studenti che occupano ancora i banchi di scuola, il Ministero della Pubblica istruzione, in occasione dell'apertura delle scuole ha diffuso qualche numero. Sono 7.862.470 gli iscritti per l'anno scolastico appena iniziato, 36 mila ragazzi in più rispetto allo scorso anno. Ma se il numero degli allievi aumenta, per la prima volta, dopo dieci anni, anche il numero di insegnanti subisce un incremento. Secondo i dati diffusi dal Ministero della Pubblica istruzione, saranno 625.878 gli insegnanti a salire in cattedra. Dopo anni di tagli, quindi, ci saranno 12,6 alunni per docente. Un traguardo di tutto rispetto se si confronta con la media di 10,6 studenti del 1995 ma che non basta a raggiungere la media di altri paesi europei. Per ammissione dello stesso MIUR, infatti, "considerato l'aumento degli studenti, se da un lato si è arrestato il trend negativo degli ultimi anni, dall'altro non è stato possibile reperire ulteriori risorse capaci di compensare l'incremento demografico".
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