L'oro cartaceo
L'oro è materia prima piuttosto particolare.
E' base di calcolo per gli equilibri finanziari delle Banche Centrali in relazione alle riserve valutarie. E poi è bene rifugio in periodi di contrazione congiunturale, è metallo prezioso che mescola tradizione storico culturale, emotiva e finanziaria; ed è tante altre cose. Ed è anche carta... già perchè esiste anche l'oro cartaceo. E i mercati dell'oro cartaceo sono più di uno, tutti sviluppati a partire dal 1970 per vivere un periodo raggiante negli anni '80.
Carta chiama carta ed ecco i futures sul metallo giallo, emessi per primi al Winnipeg Commodity Exchange nel 1972, a cui furono agganciate le opzioni. Il gioco è fatto e la finanza è contenta.
Il mercato più importante che aggrega il maggior numero di operatori è comunque il CO.M.EX. di NewYork (Comex) dove si raggiungono scambi molto elevati e viene fissato il prezzo Spot. La dislocazione di grandi aziende del settore in giro per il mondo ha favorito poi l'attivazione di piazze periferiche associate alla Comex Clearing House, come quella di Sydney e questo permette al mercato dei futures di continuare a funzionare giorno e notte permettendo trattazioni e scambi in continua.
Un altro mercato importante e punto di riferimento per l'area orientale è il TO.CO.M, Tokyo Commodity Exchange.
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