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Con la cedolare secca arrivano i saldi... fiscali

Finalmente è arrivata!
Finalmente e arrivata: lo scorso 7 aprile è entrata in vigore la cedolare secca. Da quella data infatti, si è dato il via ufficialmente al decreto legislativo sul federalismo municipale e contemporaneamente è stato reso efficace anche il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate necessario per mettere in moto il nuovo meccanismo della cedolare secca.

Ma cos'è esattamente la cedolare secca? Un connubio strano tra due parole che rappresenta concretamente una delle novità più attese nell'ambito della riforma federalista. La cedolare infatti permette di pagare sui redditi da locazione una tassazione "secca" (del 19% o del 21%) invece di regolare l'imposta, calcolata con le ordinarie aliquote Irpef, come è avvenuto finora.

Dal 7 aprile, quindi si è entrati nel nuovo regime e chi, da quella data, ha registrato un contratto di affitto nuovo, ha già avuto la possibilità di optare per il nuovo regime evitando, inoltre di pagare l'imposta di registro e di bollo e le relative addizionali che come per l'Irpef sono state "sostituite" dalla cedolare.

Dal mese di maggio, appena iniziato, che come è noto, per tutti è un mese bollente per i versamenti fiscali, chi è tenuto al pagamento dell'acconto Irpef verserà per l'anno 2011, l'85 per cento dell'importo della cedolare, con le modalità applicate alle altre imposte.

Il nuovo regime ha carattere facoltativo e la cedolare riguarda solo le persone fisiche, mentre non possono aderirvi coloro che esercitano una professione o un'attività di impresa. Inoltre la nuova imposta viene limitata ai contratti ad uso abitativo, con esclusione, quindi, di locali adibiti ad uffici o ad attività commerciali.


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