Il 1° ottobre entra in vigore il nuovo modello di attestato energetico APE, e sarà necessario farsi trovare preparati.
L’
Attestato di Prestazione Energetica (APE) è la carta di identità riportante tutte le informazioni sulle prestazioni e sul consumo di energia di un edificio, di un’abitazione o di un appartamento, una
certificazione che con la nuova norma sembra ritornare ad essere un prodotto decisamente professionale: prevede una maggiore responsabilizzazione del certificatore, un forte incremento delle informazioni da produrre e nuove metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche.
Lo scopo è quello di
determinare meglio i consumi facendo capire al cittadino qual è il suo consumo totale di energia e la quota di energia rinnovabile utilizzata, la qualità dell'involucro e degli impianti.
La certificazione energetica nel nostro paese debutta solo nel 2005.
L'Italia è stata bacchettata più volte dall'UE in merito ai ritardi e al
mancato recepimento di alcune norme europee sull'argomento, tanto che era stata aperta ad aprile una
procedura di infrazione da parte di Bruxelles sul recepimento della direttiva 27/2012 sull'efficienza energetica. Con la nuova legge il nostro paese punta ora a superare le molteplici criticità sulla certificazione energetica del patrimonio edilizio: con la redazione di un documento unico a livello nazionale, con la facilità dei controlli e con l'applicazione di adeguate sanzioni.
Inoltre uno degli ambiziosi progetti contenuti nella nuova norma è quello di arrivare, entro il 31 dicembre 2020, alla costruzione di nuovi immobili "
a energia quasi zero", con fabbisogno energetico quasi nullo, coperto in misura significativa da fonti rinnovabili prodotte all'interno dell'edificio.
L'approvazione delle nuove “linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici” comporta profonde modifiche nella redazione dell'attestato sia nella forma che nella sostanza. Ma vediamo le principali novità all'esordio tra pochi giorni.
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