Cos'è la filieraQuanti passaggi compie un prodotto, che sia uno shampoo piuttosto che un alimento, per arrivare dal produttore al consumatore? Molti, spesso moltissimi. Per non parlare delle attività, delle risorse (anche umane), delle materie prime e delle tecnologie necessarie a portare questo o quel bene nella vita quotidiana di ognuno.
Basti pensare alla
pastasciutta: dietro un pacco di fusilli, per esempio, ci sono agricoltori, molitori, trasportatori, operai, pastifici, magazzinieri. E, ancora, i fornitori del cartoncino, dietro i quali ci sono a loro volta i produttori della carta e dell'inchiostro. Un vero e proprio mondo che in economia prende il nome di
filiera, un termine ormai molto utilizzato ma spesso poco compreso nell'interezza della sua importanza, che subito rimanda ad un altro termine anch'esso sempre più importante: quello di
tracciabilità.
Una filiera, spiega Wikipedia, può essere agro-alimentare, tecnologica, e industriale, semplice o complessa, lunga o corta. "In senso più stretto, si intende l'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto".
Il tipo di filiera che più interessa i consumatori e catalizza l'attenzione è, ovviamente, quella alimentare.
Episodi come quello della
diossina, della
mucca pazza e, da ultimo, della
carne di cavallo spacciata per carne di manzo, stanno aumentando la necessità di conoscere cosa e chi c'è dietro un prodotto alimentare.
Peccato che di leggi in materia ce ne siano molto poche e che solo ultimamente, data la risonanza mediatica prodotta dallo scandalo delle carni equine, che ha messo sul banco degli imputati grandi nomi della distribuzione europea, si comincia ad invocare leggi più severe.
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