Mobilità sostenibile: le auto ibride
Viviamo in un momento di caro carburante e alte emissioni di CO2. Viaggiare con la propria auto comporta spese maggiori e concetti come mobilità sostenibile, attenzione ai consumi e risparmio si fanno sempre più rilevanti. Qualche rimedio è stato già trovato, per esempio il "car pooling": la moda di condividere la propria auto con altri compagni di viaggio che magari partono per la stessa meta. I vantaggi, come si può immaginare sono risparmio di denaro e meno inquinamento, ma tutto questo non è sufficiente.
La stessa Europa ha previsto che entro il 2020, le emissioni di CO2 dei mezzi di trasporto (pubblici e privati) dovranno drasticamente diminuire. Per questo motivo l'industria automobilistica in continua evoluzione si adopera alla progettazione e realizzazione di modelli sempre più ecologici; si tratta di veicoli a propulsione mista definiti ibridi che equipaggiano due motori: quello tradizionale a combustione interna ed un motore elettrico alimentato da una batteria tenuta in carica dal motore principale e dal recupero di energia fornito in caso di frenata e di rilascio dell'acceleratore. La gestione dei due motori è effettuata elettronicamente da un sistema che ne ottimizza l'utilizzo predisponendo l'automobile con diversi regimi di guida.
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