Si rientra a scuola a metà settembre, niente posticipiMessi via i costumi si torna a
scuola. L'
apertura degli istituti scolastici quest'anno è prevista tra l'8 e il 17 settembre, con le date che variano da regione a regione e da istituto ad istituto.
Gli studenti della provincia di Bolzano saranno i primi a tornare sui banchi mentre tra gli ultimi ci sono quelli di Puglia e Sicilia, che cominceranno il 17 settembre. Per la maggior parte degli alunni la scuola inizierà il 15.
Quest'anno molti operatori del turismo avevano chiesto uno spostamento dell'inizio delle lezioni ad inizio ottobre per sfruttare qualche giorno di bel tempo, visto che
quest'anno la stagione estiva è stata fortemente penalizzata dal maltempo, specialmente al Nord. Il
danno complessivo per il settore turistico è stimabile in almeno 1,5 miliardi di euro tra il mese di giugno e i primi 15 giorni di agosto, spiega il Codacons, con ripercussioni pesanti per l'occupazione del comparto e per l'intera economia.
Il
ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, non ha però potuto accogliere tale richiesta poiché il “posticipo dell'apertura potrebbe danneggiare le famiglie”, “dove spesso entrambi i genitori sono impegnati al lavoro”.
Quanto costa mandare un figlio a scuola?In attesa del rientro in classe c'è ancora chi è alle prese con le verifiche per recuperare i debiti mentre altri sono intenti ad
acquistare il corredo scolastico, ogni anno più caro.
In base alle stime del Codacons solo per il corredo scolastico quest'anno
si spenderà circa il 2% in più rispetto al 2013, mentre per l'acquisto di penne, diari, quaderni, zaini, astucci, ecc. una famiglia media dovrà mettere in conto una spesa annua compresa tra i 450 e i 490 euro a studente – spiega l'associazione dei consumatori - cui va aggiunta una
spesa media per i testi scolastici tra i 300 e i 350 euro a seconda della scuola e del livello di istruzione, per un totale che va dai 750 agli 840 euro a studente, ma che può anche raggiungere i 1.100 euro a ragazzo.
Secondo l'Osservatorio Findomestic, invece tra libri, zaini e quaderni le famiglie con un solo figlio spenderanno 606 euro mentre quelle con due figli 857 euro, con un esborso di circa 10 euro in più rispetto allo scorso anno. Preoccupato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che chiede al Ministero dell'istruzione di intervenire per "contenere la spesa delle famiglie ed impedire i rincari dei testi scolastici e lo sforamento dei tetti massimi fissati dallo stesso dicastero", poiché la "stangata che attende gli italiani sul fronte della scuola minerà i consumi in altri settori, perché le famiglie sempre più in difficoltà saranno costrette a rinunciare ad altri acquisti per poter mandare i propri figli a scuola, con evidenti danni per il commercio e l'economia nazionale".
Tali affermazioni trovano fondamento anche dal fatto che quest'anno è
cresciuto fortemente il numero delle famiglie costrette a chiedere un prestito per far fronte al “peso della cultura”, dall'1% del 2013 al 5%.
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