Come combattere la fuga di capitali?
Undici miliardi di euro, una cifra chiave, perché rappresenta anche il tesoretto che i "furbetti", negli ultimi tre mesi, hanno esportato illegalmente in Svizzera. Undici miliardi di euro appartenenti all'Italia in fuga, con un aumento delle esportazioni di lingotti d'oro del 30-40%. "Alcune banche elvetiche - ha sottolineato Befera - sono state costrette ad affittare le cassette di sicurezza dei grandi alberghi, perché non in grado di esaudire l'abnorme quantità di richieste che hanno avuto dai clienti italiani".
Quindi "fatta la legge, trovato l'inganno", ma questo è ancora tutto da vedere, dato che già gli Stati Uniti, da tempo, stanno facendo pressing sulla Confederazione elvetica, affinché faccia luce sul segreto bancario che, in Svizzera tarda a cadere ed è ancora molto forte.
Ma se Washington mostra i bicipiti a Berna, Roma ancora non è riuscita nell'intento. Nonostante il cambio alla guida del dicastero di via XX Settembre, l'esecutivo guidato da Mario Monti, che regge ad interim il ministero del Tesoro, non ha ancora mostrato un significativo cambio di passo in questo ambito. Il Premier ancora mostra prudenza: "stiamo guardando a questo argomento", ha detto Monti, aggiungendo: "Germania e Gran Bretagna hanno fatto qualcosa che l'UE non ha gradito: accordi bilaterali… Sono stato il primo io a muovermi quando ero commissario europeo nel 1999. A nome della Commissione europea sono andato a Berna per avviare il primo duro negoziato con la Svizzera, perché accettasse di applicare alcuni principi sulla direttiva della tassazione del risparmio e sono stati fatti passi avanti".
Passi avanti, ma non decisivi, con l'evasore, che forse trova una via di scampo nelle leggi dei singoli Stati.
I "furbetti", tuttavia, devono stare molto attenti visto che nell'era della tecnologia sarà tutto più complicato, anche sfuggire ai controlli attenti del Fisco… Ma c'è da crederci? Speriamo di sì e che non sia un altro buco nell'acqua come quando nel lontano 1971, l'allora ministro delle Finanze Luigi Preti inaugurò il Progetto "Athena", basato sulle "enormi capacità" di un calcolatore IBM. Anche a quei tempi le tasse le pagavano in pochi, ma Preti assicurò: "Basterà spingere un bottone per scovare l'evasore". Eppure, quarantuno anni dopo siamo di nuovo punto e a capo.
Per il momento ogni singolo contribuente onesto che, talvolta anche a malincuore, ha messo mano al portafoglio per pagare le tasse, ringrazia e si chiede se, alla fine dei suoi giorni, si sarà meritato il Paradiso... fiscale.
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