Da Serpico al nuovo redditometro
I numeri sono davvero ciclopici, se si pensa che l'amministrazione finanziaria riceverà informazioni da circa 40 milioni di conti correnti, con l'invio di oltre 4 miliardi di dati. Quello che ne scaturirà sarà "materiale da maneggiare con cura", seppur importantissimo, se inserito nell'alveo delle informazioni già in possesso del Fisco, come le dichiarazioni dei redditi.
Tuttavia proprio l'enorme mole di dati da controllare potrebbe presentarsi come un ostacolo alle funzioni di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate. Ma niente paura, per questo c'è Serpico, il supereroe che dà una mano allo Stato a scovare gli evasori.
Serpico (che ricorda il nome del super poliziotto italo-americano Frank Serpico che da solo scoprì e poi denunciò un diffuso caso di corruzione fra i suoi colleghi) è l'acronimo di "Servizi per i contribuenti". Si tratta di un maxicervellone in dotazione all'Agenzia delle Entrate che, in effetti, non è una vera e propria novità, visto che Serpico ha già cinque anni di vita ed è stato utilizzato per controllare le ultime cinque dichiarazioni dei redditi dei contribuenti. La vera novità è che ora il caro vecchio Frank, potrà dare una sbirciatina anche ai conti correnti ed incrociare i dati con beni immobiliari e redditi dichiarati. Solo nel 2011, il maxicervellone ha individuato 518 aerei e 42 mila imbarcazioni oltre i 10 metri in mano a poveri ricchi che in effetti avevano dichiarato al fisco redditi inferiori a 20 mila euro.
Altro strumento pronto sulla rampa di lancio per colpire gli evasori è il nuovo redditometro, messo a punto dall'Agenzia delle Entrate. Sono oltre 100 le voci di spesa considerate. Dagli asili nido ai mutui, dagli elettrodomestici agli abbonamenti per le pay-tv, dall'attività sportiva ai centri benessere, ai viaggi organizzati. Terminata la sperimentazione, il nuovo strumento dovrebbe entrare a regime da febbraio. Nel mirino ci sono 40 milioni di contribuenti. "Il redditometro - spiega il direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera - riguarderà le dichiarazioni presentate nel 2010, relative cioè all'anno d'imposta 2009. L'obiettivo è accertare la coerenza tra il reddito dichiarato e la capacità di spesa". "Si tratta di uno strumento di compliance messo a disposizione dei cittadini per capire la coerenza tra reddito e spese", tiene a sottolineare Befera, che con orgoglio ha rivelato i dati sui miliardi evasi, e recuperati, nel 2011: 11,5 contro i 10,5 dell'anno precedente.
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