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Oltre la crisi. Sarà tutto come prima...

Tra la giungla degli operatori "ufficiali", aziende che da sempre si occupano di telefonia, esistono ancora una serie di aziende che fanno tutt' altro ma che ultimamente sono riconosciute come operatori "virtuali."
Queste aziende offrono schede SIM e minuti di conversazione che sono più un incentivo per il loro business principale. SIM L'ultima offerta di Poste Italiane specifica che acquistando una SIM PosteMobile entro il 18 Aprile e associandola a un Conto BancoPosta o alla Postepay, pagando i 5 euro della nuova SIM si hanno 15 euro di traffico telefonico. Praticamente 10 euro sono in omaggio.
Per usufruire della promozione è necessario innanzitutto essere proprietari di un conto corrente BancoPosta o di una carta prepagata Postepay.

E perché non abbinare la spesa alle ricariche per il cellulare? La catena di supermarcati Coop nel 2007 con un accordo con Telecom Italia diventava il primo mobile virtuale italiano con una propria offerta di servizi contraddistinti dal marchio "COOPVoce".
Oggi il gruppo di supermercati francesi Auchan, pubblicizza la sua Auchan mobile, powered by Wind. Acquistando una SIM Auchan Mobile con 5 euro di traffico incluso si avrà un altra carta su cui ogni volta che si acquisteranno prodotti contrassegnati dal simbolo di Auchan mobile si accumuleranno minuti di traffico. L'ultima frontiera, è la voce che viaggia su INTERNET.
Di qualche giorno fa la notizia che Skype lancerà una nuova versione del proprio software per chiamate telefoniche via Internet che permetterà di connettersi direttamente alle reti telefoniche aziendali.
Il nuovo software denominato Skype per SIP permetterà ai dipendenti di effettuare chiamate locali ed internazionali attraverso il telefono d'ufficio, senza più dover utilizzare la cuffia auricolare attaccata al personal computer.

Tutto ciò avviene mentre negli Stati Uniti il 40% degli utenti taglierà la spesa per la telefonia. E' del 20 marzo la notizia apparsa sul Corriere che secondo quanto emerge dall'ultimo rapporto della società di ricerca statunitense Millenium Research Council il 40% appunto darà una sforbiciata alle spese per la telefonia a causa della crisi.
Il 26% transiterà ad un piano prepagato il 5% ridurrà i servizi aggiuntivi come le e mail o gli SMS a fronte di un 15% che lo ha gia fatto.
Ancora il 41% ha dichiarato di voler eliminare l'utilizzo di accesso al Web se l'economia continuerà a peggiorare. Una domanda sorge spontanea: il galoppo inarrestabile del progresso, l'innovazione tecnologica può sfociare nel regresso? O queste battute d'arresto, che si registrano in fasi di recessione come questa possono portare ad un cambiamento di abitudini che solo il tempo potrà smentire o confermare? Nessuno di noi può dare una risposta, ma il tempo potrà dare una risposta a noi.

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