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Vademecum per il 730 precompilato: debutto previsto per il 15 aprile

Ad aprile ben 20 milioni di contribuenti si troveranno a sperimentare il tanto atteso 730 precompilato. Cos’è, cosa bisogna fare e quali sono le scadenze?

Attenzione alle scadenze: il termine ultimo per la presentazione è il 7 luglio

A partire dal 1° maggio sarà possibile modificare e inviare le dichiarazioni 730 all'Agenzia delle Entrate direttamente tramite l'applicazione web mentre il 7 luglio scade il termine per la presentazione della dichiarazione, sia precompilata che ordinaria).
Il contribuente può accedere alla propria dichiarazione precompilata anche tramite il proprio sostituto di imposta che presta assistenza fiscale oppure tramite un Caf o un professionista abilitato.

Se dalla dichiarazione emerge un credito o un debito il relativo rimborso o trattenuta avviene con le stesse modalità del 730 ordinario.
Quindi, se dal 730 precompilato, accettato senza modifiche oppure modificato, emerge un credito da rimborsare, il contribuente otterrà il rimborso direttamente dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico.

Se, viceversa, emerge un debito, il datore di lavoro o l'ente pensionistico effettuerà la trattenuta. La somma sarà accreditata (o trattenuta) nella busta paga o nella rata di pensione a partire, rispettivamente, da luglio e agosto/settembre.

Ma quali sono i vantaggi? Innanzitutto la semplicità, visto che a compilare il 730 ci pensa l'Agenzia delle Entrate. Redditi, ritenute, acconti, assicurazioni, interessi sui mutui: da quest'anno sono già dentro la dichiarazione dei redditi. E' l'Agenzia delle Entrate a raccogliere i dati, a elaborarli e a calcolare le imposte da pagare o il rimborso da incassare. Il contribuente dovrà solo preoccuparsi di verificare l'esattezza e la completezza dei dati inseriti.

Poi ci sono meno oneri: se accetti - direttamente o tramite il tuo sostituto – il 730 precompilato senza modificarlo, non saranno più sottoposti a controllo i documenti che attestano le spese indicate nella dichiarazione, i cui dati sono stati forniti all'Agenzia delle Entrate da banche, assicurazioni ed enti previdenziali. Inoltre, non sarà effettuato il controllo preventivo, previsto per i rimborsi superiori a 4.000 euro. Se, invece, il contribuente modifica la precompilata (direttamente o tramite il sostituto d’imposta), l’Agenzia eseguirà il controllo formale su tutti gli oneri indicati, compresi quelli trasmessi dagli enti esterni (banche, assicurazioni ed enti previdenziali).

Inoltre ci saranno più certezze: se presenti il 730 precompilato, con o senza modifiche, tramite Caf o professionisti abilitati, i controlli su tutti i documenti che attestano le spese saranno effettuati nei confronti dei Caf o dei professionisti abilitati. Questi ultimi sono anche tenuti al pagamento delle eventuali somme che risultano dovute a seguito del controllo, salvo i casi di condotta dolosa del contribuente.
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