I commercianti sperano nei saldi invernaliDopo un Natale ed un Capodanno “light”, i commercianti, sempre più demoralizzati dal crollo dei consumi, non possono far altro che sperare nella
stagione dei saldi invernali, anche se sembra proprio tirare una brutta aria. Per non incorrere in brutte sorprese quest’anno il periodo degli sconti è stato anticipato al 3 dal 5 gennaio, per
evitare che nel fine settimana si rischiasse una perdita di fatturato tra i 500-600 milioni di euro. Proprio Federdistribuzione, infatti, aveva fatto sapere che storicamente nel primo fine settimana si fatturano 1,1-1,2 mld di euro, pari al 20% del totale.
Aggirato questo primo ostacolo, la stagione dei saldi invernali rischia comunque di partire con le marce ridotte, a causa del calo inesorabile della fiducia dei consumatori. Secondo il Codacons il dato evidenziato a dicembre è un
"pessimo segnale" per i saldi di inizio anno ed un elemento aggiuntivo che indica come "la crisi vissuta dalle famiglie stia perdurando oltre ogni previsione". Carlo Rienzi, Presidente dell’associazione dei consumatori ritiene che "la riduzione del clima di fiducia dei consumatori si riflette inevitabilmente sui consumi, che vengono rimandati a tempi migliori". Una recente indagine dell'associazione, in effetti, stimava un calo delle vendite dell'8% nel periodo degli sconti, su un fatturato pari a circa 5,5-6 miliardi di euro.
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