La crisi ha divorato i risparmi di una vitaNelle poche grandi città presenti in Grecia la situazione è drammatica, mentre il disagio è leggermente minore nelle floride isole turistiche (da Santorini a Rodi) dove il turismo è tornato in massa, complici anche i prezzi d'occasione garantiti dalla crisi. Un'economia agricola domina le campagne e le zone montane, dove la popolazione fa quel che può per sopravvivere e si torna a produrre in casa, proprio come nell'immediato dopoguerra.
Anche
le famiglie non ancora ridotte in povertà sono allo stremo. Il consueto sondaggio della società di ricerca Public Issue, su un campione di un migliaio di persone, evidenzia che in molti
hanno dato fondo a tutti i loro risparmi durante la crisi, dilapidando patrimoni accumulati in decenni.
Almeno 1 greco su 5 dichiara di aver dato fondo a tutte le proprie risorse, il che spiega la progressiva riduzione dei depositi bancari, mentre 3 su 4 dichiarano più genericamente di aver intaccato i propri risparmi. Più in generale, l'82% degli intervistati ammette di trovarsi in una situazione peggiore di un anno fa.
Sebbene la speranza sia l'ultima a morire, l'ottimismo è veramente poco fra i greci, ormai prostrati dalla crisi e dalle severe misure di austerity imposte dalla UE e dal FMI. Il 92% del campione, infatti, dichiara che non riuscirà a mettere da parte alcun risparmio nel corso del prossimo anno.
Una situazione che va anche accrescendo le
diseguaglianze sociali e creando una piccolissima oligarchia di "Paperoni": solo 11 persone in Grecia si concedono ancora il lusso di sfrecciare in Ferrari. Secondo i dati forniti dal Ferrari Club Hellas sono undici gli iscritti fra medici, avvocati, liberi professionisti e uomini d'affari. Un dato che non sorprende dato che possedere una "rossa" ha un costo non indifferente, non solo in termini di spesa iniziale (circa 200 mila euro), ma anche in termini di spese di mantenimento (6.000 euro di assicurazione annua, 1.400 euro di bollo e 7.000 euro di imposta sui beni di lusso).
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