Il passaggio al futuro
Come sarà la gestione dei rifiuti in futuro? Innanzitutto dovrebbe contare su nuove tecniche di riciclaggio, oltre che su materiali sempre più riciclabili. Dovrebbero, poi, essere elaborati nuovi sistemi per meglio separare e riciclare i materiali, e si cercheranno nuove tecniche di biostabilizzazione.
Si potrebbe, inoltre, puntare sugli impianti di dissociazione molecolare a caldo denominata "torcia al plasma". Secondo gli esperti, permetterebbero di abbattere fortemente il livello di emissioni di inquinanti e addirittura di riciclare le ceneri ottenendo un materiale vetroso che trova diverse utilizzazioni. Per ora ce ne sono quattro in tutto il mondo, mentre in Italia ci sta lavorando Mondovì.
Una cosa è certa: la crisi del debito in Eurozona sta notevolmente rallentando questo "passaggio al futuro", poiché la conquista di nuove frontiere nella gestione dei rifiuti richiede investimenti che in questo momento né i Governi né i privati si sentono di affrontare.
Quanto all'Italia, vi sono alcuni aspetti in cui eccelle e viene additata come esempio da seguire. Basti pensare all'impegno dell'Enea di migliorare la tecnica della pirolisi, già in funzione in Germania e Islanda. Un impianto che adotta questa tecnica costruito allo stato dell'arte potrebbe, infatti, ridurre gli inquinanti e massimizzare la produzione di energia.
Ma di strada la Penisola ne deve fare ancora tanta, perché, come ha spiegato magistralmente Wikipedia, "in Italia la gestione dei rifiuti è più problematica e si va differenziando da regione a regione. L'infiltrazione della criminalità e traffici illeciti come la cattiva gestione della cosa pubblica rende difficile la gestione del problema rifiuti in alcune regioni meno 'virtuose'. Gli interessi sono tali da aver impedito qualunque soluzione diversa dalle discariche mal gestite e poco controllate: quindi sia la raccolta differenziata che il ripiego sugli inceneritori sono a tutt'oggi a livelli marginali e la stessa realizzazione di discariche a norma ha presentato problemi". Un quadro perfettamente dipinto al quale non c'è altro da aggiungere, purtroppo.
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