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La crisi da avidità e la "grande fornace"

Il meccanismo della fornace
Se dunque - ancorchè confortati dal patrio motto "io speriamo che me la cavo"- abbiamo ancora legittimi dubbi su come andrà a finire, pochi dubbi permangono, invece, su come il "virus" della crisi sia stato generato.

Il problema è che il virus, al contrario della celebre crisi del 1929, questa volta è nato in laboratorio e, più in particolare, nel più attrezzato, innovativo e privo di scrupoli dei laboratori: quello della finanza americana; e, come noto, i virus generati in laboratorio sono spesso più temibili di quelli presenti in natura. Qui, appunto, tra fumi ed alambicchi, gli ingegneri finanziari delle banche (in special modo delle cosiddette banche di investimento) hanno individuato nei mutui casa la materia prima ottimale su cui lavorare (potevano essere anche patate purchè, per qualche motivo, fossero in grado di generare commissioni) ed è qui che viene collaudata per la prima volta una specie di enorme fornace dove trasformare i nostri mutui in altri prodotti artificiali (ad esempio obbligazioni), sempre garantiti dai mutui stessi, ma ora capaci anche di generare eccellenti commissioni per la banca.

Nel corso del loro lavoro gli ingegneri si accorgono però che la loro fornace necessita di essere continuamente alimentata da "badilate" di mutui casa perché il meccanismo non tollera nè rallentamenti nè soste, pena il suo arresto definitivo. Il problema diventa allora quello di trovare sempre nuovi mutui casa - non importa se sempre più rischiosi perché i buoni clienti iniziano a scarseggiare - di trasformarli nella fornace appunto in nuovi prodotti (le famose cartolarizzazioni) e di piazzare questi ultimi rapidamente sul mercato al fine di trasferire agli investitori, oltre ai prodotti così creati, anche gli accresciuti rischi di insolvenza legati ai mutui di origine.
In questa maniera le banche raggiungono, al contempo, il duplice scopo di non dover più "perdere tempo" a valutare l'affidabilità della propria clientela e di ottenere dal mercato, attraverso la vendita dei nuovi prodotti, nuova liquidità per erogare nuovi mutui perpetuando, "ab aeterno", il processo.


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