I Comuni scippano ad Equitalia la riscossione dei tributi localiUna grande novità riguarda poi l'
uscita di scena di Equitalia dalla riscossione dei tributi locali (IMU, Tarsu, multe, etc), con il testimone che finisce direttamente nelle mani dei Comuni. Nonostante la cosa fosse nota da oltre due anni, oltre 6.000 Comuni si trovano impreparati a fronteggiare la situazione, poiché ancora non hanno trovato un sostituto all'agenzia di riscossione nazionale. Per loro le alternative sono due: internalizzare la gestione delle entrate, occupandosi direttamente della riscossione oppure affidare il servizio ad una società esterna. Intanto c'è stata l'ennesima proroga al mandato di Equitalia, fino al 31 dicembre 2013. Alcuni Comuni, invece sono già corsi ai ripari, accettando però di pagare un aggio ben più alto di quello che dovevano ad Equitalia, persino tre volte più alto.
L'
aggio sulla riscossione riconosciuto ad Equitalia era pari al 9% delle somme iscritte a ruolo, di cui il 4,65% a carico del debitore e il 4,35% a carico del Comune, ma solo se la cartella era pagata nei 60 giorni dalla notifica. Oltre questa data, l'aggio era posto interamente a carico del debitore.
Gli aggi delle società che incassano le tasse locali, invece, sono assai pesanti, sia che si parli dei comuni della provincia di Trento che di quelli della Sicilia.
Immediata la risposta di alcuni sindaci, con quello di Tortona, Massimo Berutti, in testa. Pur riconoscendo che l'aggio richiesto è elevato il sindaco assicura che da quando la gestione è passata a una società privata non ha avuto più "problemi con le tasse", tanto che al privato presto darà anche l'esattoria delle multe stradali e la riscossione dei canoni ricognitori, ovvero i diritti sul suolo pubblico, cavi sotterranei compresi, che gli garantirebbe il 70% degli incassi. Per ora tali dichiarazioni rassicurano coloro che avevano avuto dei dubbi sulla capacità dei privati di garantire le stesse entrate che Equitalia portava nelle casse pubbliche. Solo il tempo però potrà dargli o meno ragione.
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