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La spending review? E' anche domestica

La spending review domestica, come risparmiare senza dover tagliare su hobby, passioni o consumismo vario.

Spese autoRisparmiare su auto & Co.

Ormai, acquistare un automobile è un gioco da ragazzi. Con le finanziarie e le innumerevoli offerte sul mercato, ci si porta a casa un modello nuovo di zecca (o usato a Km zero) senza grosse difficoltà.

Il problema, però, è mantenerla! Tra assicurazione, manutenzione e riparazioni varie, nel 2011 se ne sono andati via mediamente 94 euro mensili (62 per l'assicurazione, 32 per la manutenzione), ovvero 1.128 euro annuali. Per non parlare poi dell'angina pectoris che colpisce gli automobilisti quando si avvicinano alla pompa di benzina...

Quanto all'assicurazione, non è un mistero quanto sia rincarata. L'Isvap rileva che negli ultimi mesi le polizze Rc Auto sono lievitate del 27% nel settore auto e del 45% in quello delle moto. Dal 1994 a oggi, l'assicurazione auto ha registrato un aumento record di circa il 180%, in parte dovuto ai comportamenti scorretti e alle truffe commesse ai danni delle compagnie - a tal proposito, basti pensare che i sinistri da liquidare in Italia sono praticamente il doppio di quelli francesi e inglesi.

Non sarà, dunque, il caso di darci un taglio?

L'Isvap suggerisce un "pentalogo". La prima regola, è quella di muoversi con anticipo rispetto alla scadenza della polizza per confrontare le diverse offerte presenti sul mercato. Secondo: ricordarsi di disdire la polizza 15 giorni prima della scadenza per passare alla concorrenza senza problemi. Ma qualora l'impresa abbia comunicato un aumento del premio superiore al tasso di inflazione programmata (l'1,5 % per il 2012 e per il 2013) la disdetta è sempre possibile, fino all'ultimo giorno (e questo non tutti lo sanno).

E' inoltre utile verificare se si ha diritto ai benefici della c.d. Legge Bersani, che, in caso di acquisto di una macchina, sia nuova che usata, permette di stipulare la nuova polizza usufruendo della classe di merito più favorevole applicata ad un veicolo già di proprietà dell'assicurato o di un componente del suo nucleo familiare.

Per evitare aumenti è possibile, nei sinistri per i quali si è riconosciuti responsabili, evitare l'applicazione del ''malus'' e il conseguente aumento del premio rimborsando il costo del sinistro direttamente all'impresa per i sinistri che non rientrano nel risarcimento diretto, oppure alla Consap per i sinistri che rientrano nel risarcimento diretto.

Infine, è bene ricordare che sul mercato esistono polizze personalizzate che risultano vantaggiose in presenza di particolari condizioni. Ad esempio: per chi è sicuro di essere l'unico conducente del veicolo, può essere interessante una polizza c.d. "conducente esclusivo", che permette di ottenere sconti sul premio. Scegliendo la tariffa più vantaggiosa il premio complessivo annuale, per esempio, per due auto e uno scooter può passare a 2.014 euro da oltre 4.500 euro. Che non è poco.

Mentre per guasti e rotture non si può far nulla, la spesa della manutenzione può essere ridotta. Ci sono infatti piccoli gesti, quali la sostituzione dei tergicristalli, dei filtri dell'aria e del condizionatore, che non richiedono mani esperte ma solo un po' di attenzione. Ci si può inoltre occupare personalmente di cambi e rabbocchi di olio e degli altri liquidi (freni, antigelo, detergenti per il parabrezza, raffreddamento) utilizzando prodotti acquistati negli ipermercati. Il risparmio non permetterà di diventare miliardari, ma perché buttare quei soldi?

Il capitolo carburanti è il più doloroso, visto che con i prezzi attuali fare il pieno è diventato un lusso che pochi si possono permettere. Nel 2011 mediamente le famiglie hanno speso 131 euro al mese per l'acquisto di carburante per i veicoli, scrive l'Ufficio Nazionale di Statistica. In realtà, con gli ultimi aumenti, la cifra si è notevolmente gonfiata al punto che ormai le famiglie sono costrette a scegliere se "nutrire" le proprie quattro ruote oppure il proprio corpo. Molte di loro, complice anche il calo del potere d'acquisto, stanno scegliendo la prima opzione.

Come fare, se lasciare l'auto a casa è impossibile?

In assenza dei week end di sconti, che sono davvero molto convenienti, l'ideale è puntare sulle cosiddette pompe bianche, ovvero i distributori senza marchio che cominciano a diventare sempre più numerosi e che praticano prezzi inferiori di circa 5-6 centesimi al litro.

Una volta riempito il serbatoio, si potranno seguire poi i consigli di guida low cost raccolti da Federconsumatori.

Innanzitutto, è necessario mantenere una guida costante, senza strappi o brusche frenate ed evitare il "piede pesante" sull'acceleratore. Limitare la velocità rispetto a quella massima consentita, infatti, consente una riduzione fino al 30% del consumo; realizzare un'andatura più regolare e più dolce riduce i consumi del 10%.

Accendere i fari fa consumare più benzina, mentre spegnendo il condizionatore si può risparmiare fino al 30% di carburante.
E' importante gonfiare le ruote in modo corretto. Non è solo un fattore di sicurezza: per ogni 0,2 bar di differenza rispetto alla pressione giusta i consumi aumentano dell'1-2%.

E poi, ancora, mantenere l'auto in perfetta efficienza, perché una messa a punto periodica consente di risparmiare dal 10 al 20% di carburante.

Non caricare l'auto con pesi inutili aiuta a diminuire di un terzo il consumo di oro nero, mentre usare la quinta marcia consente, mediamente, di risparmiare il 10% del carburante. In autostrada, inserendola subito, si risparmia dal 30% (a 90 km/h) fino
al 50% (a 120 km/h)!

Last but not least, in città si può risparmiare fino al 30% del carburante, se si spegne il motore quando si è fermi al semaforo.

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