Come funziona e a chi si rivolge
Si chiama "conto corrente di base" ed è il conto con costi minimi per tutti coloro che hanno un indicatore di
reddito ISEE inferiore a 7.500 euro o una
pensione fino a 1.500 euro. Il conto previsto dalle misure del decreto "Salva Italia", disponibile da questo mese, ha l'obiettivo di disincentivare l'utilizzo massiccio del contante, che comporta costi economici e sociali elevati. Questo nuovo strumento, regolamentato da una convenzione firmata da Tesoro, Banca d'Italia, Abi, Poste e associazioni dei prestatori di pagamento, ha lo scopo infatti di
diminuire i costi di tenuta del conto corrente per le fasce di popolazione con redditi medio bassi, dopo che la manovra ha ridotto a 1.000 euro la soglia massima di utilizzo del contante.
Conto corrente a zero spese e senza bollo, con prelievi bancomat illimitati presso il prestatore dei servizi di pagamento (istituti di moneta elettronica o di pagamento, banche o Poste) e 12 in altre. E ancora, nessun limite di pagamenti con carta di debito, mentre quelli effettuati tramite bonifico nazionale o Sepa (nei paesi dell'area euro), con addebito in conto, non potranno superare i sei l'anno (dodici invece il limite massimo per i pagamenti ricorrenti con bonifico).
Il conto di base non prevede scoperti, né ordini di pagamento con saldo negativo per il consumatore, comporta costi aggiuntivi se vengono superati i limiti fissati nella convenzione e, come detto, non ha spese per chi dichiara un ISEE sotto i 7.500 euro. Per accedervi, però, dovrà produrre, al momento della richiesta, un'autocertificazione in cui attesta di non essere titolare di un altro conto di base. L'autocertificazione dovrà essere prodotta annualmente entro il 1° marzo e, se ciò non avverrà, al cliente saranno addebitati spese e bollo.