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Attaccàti alla canna del gas

Quale correlazione con i prezzi internazionali delle materie prime?
Un grave dubbio mi è sorto spontaneo quando, sentendo che le tariffe 2010 sono di nuovo aumentate, mi sono chiesto: i prezzi internazionali della materia prima gas naturale non erano crollati?

Al New York Mercantile Exchange il future sul gas naturale riflette un prezzo che non arriva attualmente ai 4 dollari per MM BTU, in contrazione di circa il 70% rispetto agli oltre 13 dollari del lontano luglio del 2008. Anche il prezzo spot del gas fisico determinato presso il punto di snodo Henry Hub, in Louisiana, quotava 4,15 dollari nell'ultima settimana al 14 aprile 2010.
Eppure, il prezzo del gas per le famiglie italiane è scivolato di poco più del 10% a 71,81 centesimi di euro per metro cubo rispetto al picco di 80,10 centesimi segnato nell'ultimo trimestre del 2008 (dati tratti dalle statistiche della AEEG).

Ciò premesso proviamo a comparare le grandezze in esame che non sono fra loro correlate:

  1. MM BTU sta per milione di British Thermal Units ed equivale a circa 28 metri cubi.
  2. 1 euro = 1,339 dollari

Facendo un rapido calcolo otteniamo il prezzo in dollari per metro cubo: 4,15 dollari/28 = 0,1482 dollari per metro cubo. Ora convertiamo in euro al cambio attuale ed otteniamo 0,1107 euro. Risultato: il costo della materia prima negli Stati Uniti supera di poco gli 11 centesimi di euro al metro cubo.

Se anche considerassimo che il gas consumato in Italia non proviene dagli States ma da Norvegia e Olanda, dall'Algeria e dalla Russia ed anche tenendo in considerazione le ben note dispute sul prezzo fra Russia ed Ucraina, una domanda resterebbe sospesa nell'etere: il resto? Costi di trasporto, distribuzione e commercializzazione, imposte e... chi più ne ha più ne metta...

Buona fortuna a tutti!
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