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Attaccàti alla canna del gas

Il prezzo del gas
Il gas erogato alle famiglie viene fatturato in centesimi di euro al metro cubo (mc). Tuttavia, il calcolo del prezzo al metro cubo viene ottenuto tenendo in considerazione due importanti moltiplicatori:

  • fattore PCS (potere calorifico superiore) che indica la quantità di calore prodotta dalla combustione completa di un metro cubo di gas in condizioni standard (temperatura a 15°C e pressione assoluta a 1,01325 bar). Si tratta in buona approssimazione di una misura della "qualità" del gas;
  • coefficiente C che varia da regione a regione in base all'altitudine, ai gradi giorno del Comune di appartenenza e del numero di giorni di esercizio dell'impianto di riscaldamento.

A questo punto il costo viene determinato da una quota fissa e variabile di distribuzione, da una tariffa fissa e variabile di vendita e dalle imposte (accise, addizionale regionale ed IVA). Le quote variabili sono fissate in base a scaglioni di consumo.

E allora?

Qual è il costo medio di un metro cubo di gas? La risposta è semplice.
Le tariffe vengono fissate dall'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas (AEEG), tenendo conto del costo della materia prima, dei costi delle infrastrutture di trasporto e distribuzione, dei costi di commercializzazione all'ingrosso ed al dettaglio e, naturalmente, delle imposte!

Ma quale è il peso delle varie componenti sul totale?
Il grafico, tratto direttamente dalla banca dati dell'AEEG, non lascia più dubbi. Tolto un 20% dei costi per le infrastrutture, un altro 10% per i costi di commercializzazione e poco più del 30% quale costo secco della materia prima, resta oltre il 38% di imposte. E che imposte!



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