Cosa è successo ai diamanti con la crisi? E cosa si profila per il futuro?
Come sono cambiati i
prezzi dei diamanti negli ultimi anni? La crisi dei mercati finanziari, il rallentamento degli acquisti negli USA prima, e la crisi del credito poi, hanno messo in difficoltà il settore? Ebbene qualcosa è cambiato…
Prima di tutto va detto che il diamante è un bene rifugio che non si presta alla speculazione, mentre rappresenta una ottima alternativa per un investimento di medio\lungo termine (non inferiore ai 5 anni). I diamanti oggetto di un investimento sono solo quelli di alta qualità per colore e purezza, tagliati in modo buono o molto buono, e corredati di un certificato che garantisce tutti gli elementi di ogni singola pietra, emesso da primari enti indipendenti riconosciuto ed accettato in tutte le piazze mondiali. I diamanti facilmente commerciabili non superano in termini di peso 1,5\2 carati.
Tra i vantaggi di investire in diamanti, oltre ad essere facilmente trasportabili e convertibili ovunque e in qualunque momento, posseggono il più alto valore per unità di volume ed un valore riconosciuto in tutto il mondo. Non sono soggetti a influenze politiche, economiche o valutarie, molto rari e di grande prestigio, nei secoli hanno rappresentato lo strumento principe sia per la conservazione sia per tramandare alle generazioni successive, le ricchezze delle più facoltose famiglie del mondo. Stante la scarsità del bene e la conseguente e progressiva diminuzione estrattiva, le quotazioni sono destinate ad un naturale incremento nel tempo. Acquistato con regolare fattura, il diamante è un bene al portatore di libera circolazione, inoltre nel caso di rivendita, ai fini fiscali, la differenza tra il prezzo d'acquisto e il prezzo di vendita (
capital gain) non viene sottoposta ad alcuna tassazione, permette infine all'investitore di mantenere l'anonimato. Le principali piazze sono Hong Kong, Ginevra e Anversa.
Sono molti i settori in cui si sta registrando un calo delle vendite ed anche il settore dei diamanti non è immune da questo.
Nella tabella sotto riportata sono stati messi a paragone i prezzi dei diamanti nel triennio 2007-2009. Si può notare che nel 2007 un diamante del peso di 1 carato, con purezza IF e colore E valeva 12.500 USD, saliva a 16.800 USD nel 2008 e calava a 16.100 USD a inizio 2009. Prendendo a campione invece un diamante sempre da 1 carato, ma di colore F, si può notare che nel 2007 valeva 11.500 USD, nel 2008 14.600 USD contro un prezzo di 15.800 USD a inizio 2009.
Andamento Prezzi Diamanti (in USD) Colore | Purezza | Fine 2007 | Fine 2008 | Inizio 2009 |
E | IF | 12.500 | 16.800 | 16.100 |
F | IF | 11.500 | 14.600 | 15.800 |
Il primo produttore mondiale di diamanti De Beers, controllato al 45% dal gruppo minerario Anglo American , ha fatto sapere che ricorrerà ai ripari, riducendo la produzione, gli investimenti e i posti di lavoro. "La domanda dei nostri clienti", ha detto David Prager, direttore delle comunicazioni di De Beers, "sarà la base su cui stabiliremo il livello dell'attività estrattiva del primo semestre del 2009". Le attese per l'anno in corso, con la produzione in crescita e la domanda in diminuzione provocheranno ribassi vicini al 20% dei valori dei diamanti.
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