Facebook Pixel
Milano 17:22
33.290 +0,19%
Nasdaq 17:22
20.638 -0,14%
Dow Jones 17:22
43.780 +0,86%
Londra 17:22
8.151 +0,81%
Francoforte 17:22
19.146 +0,74%

Gestire la liquidità nel breve periodo

Andamento dei tassi d'interesse e possibili scenari futuri
Le maggiori banche centrali del globo hanno annunciato un intervento coordinato sui tassi di interesse, con l'obiettivo di alleviare la crisi che sta investendo il settore finanziario e le borse mondiali.

Il FOMC della Federal Riserve, quindi, ha deciso di ridurre il costo del denaro di 50 punti base, portando i FED Funds all'1,5%. Anche la BCE ha annunciato una riduzione del costo del denaro di mezzo punto al 3,75%, come la BOE che taglia il tasso al 4,5%.

Tuttavia, lo spread rispetto alle scadenze più lunghe, quali un mese o tre mesi, rimane ancora troppo alto. Ciò è dovuto alla mancanza di fiducia tra gli istituti di credito a prestarsi risorse finanziarie tra di loro, con un aumento del rischio di un eventuale "trappola della liquidità".
Le recenti misure prese dai governi europei e dal governo americano di mettere a disposizione dei gruppi bancari, ingenti risorse finanziarie sta evitando il rischio "default" degli istituti di credito. I depositi dei risparmiatori sono garantiti, mentre per le imprese rimane comunque qualche difficoltà in più per accedere al credito.

Analizzando il mercato dei mutui e del credito al consumo, presto dovrebbe rientrare l'elevato disallineamento tra i tassi BCE e i tassi Euribor con scadenza a 1 mese, 2 mesi, 3 mesi, con benefici diretti sulle rate dei prestiti.
Per essere più precisi, il disallineamento esiste solo per i mutui a tasso variabile, mentre per i prestiti a tasso fisso non sembrano esserci problemi. Infatti l'interest rate swap, a seconda delle scadenze, mostra uno spread contenuto ed equilibrato rispetto ai tassi BCE.

Dal lato degli investimenti, una politica monetaria così accomodante potrebbe avere dei riflessi positivi sul prezzo dei titoli di stato prima e sul mercato azionario dopo. In particolare, in riferimento ai prezzi dei titoli di Stato, potremmo assistere a rialzi dei prezzi e conseguentemente a riduzione dei rendimenti.

Quindi, attualmente, potrebbe essere più vantaggioso investire in titoli di Stato con una duration bassa, come ad esempio 2 anni, piuttosto che investire in pronti contro termine, accontentandosi di un rendimento più basso, anche in virtù di possibili ulteriori tagli dei tassi d'interesse da parte delle banche centrali.
Condividi
"
Altri Speciali
```