Le motivazioni alla base dei pro-OGM Nonostante i dati poco entusiasmanti sulle rese e sull'uso di sostanze chimiche,
esiste una parte della popolazione americana convinta dei benefici della produzione OGM. In difesa delle loro convinzioni, i sostenitori ritengono di poter ottenere produzioni più ricche di vitamine e sali minerali mediante modifiche del genoma, a fronte di una riduzione di allergeni e sostanze tossiche. Con questo processo, si otterrebbero prodotti più nutrienti e meno costosi, poiché richiedono minor quantità d'acqua per l'irrigazione e minore irrorazione di agrofarmaci.
L'interesse verso gli OGM è cresciuto anche nel
settore industriale, chimico e farmaceutico, in seguito alla proposta di produrre alimenti contenenti vaccini per effetto di modifiche sul genoma.
Non meno interessante risulta la proposta di versare in mare microrganismi in grado di rendere ecocompatibili sostanze tossiche, presenti in seguito a sversamenti di greggio o scarichi nocivi.
I timori dei contro-OGM Un organismo geneticamente modificato potrebbe contenere due o tre geni in più che vengono digeriti dagli enzimi. Le preoccupazioni dei contrari all'uso di OGM riguardano la presenza di
catene proteiche potenzialmente pericolose per la presenza di allergeni. Per questo motivo, in Europa i controlli sono severissimi e prima di introdurre un OGM sul mercato è necessario ottenere certificazioni ad hoc da organismi di controllo.
Inoltre gli
OGM potrebbero procurare un danno all'ecosistema, dovuto agli incroci transgenici tra piante geneticamente modificate ed altre non trattate che sono coltivate nelle vicinanze.
La
modifica del genoma comporta una riduzione di attacchi da parassiti, insetti e virus contro i quali la natura ha predisposto la nascita di insetti di difesa. Gli ambientalisti temono una ripercussione negativa su questi ultimi, che causerebbe danni irreparabili all'ecosistema. Si pensi al lavoro delle api, alla loro scala gerarchica, all'impollinazione e alle api nutrici che selezionano gli insetti migliori.
"