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Parchi naturali: dove ambiente ed economia vanno a braccetto. E il pianeta ci guadagna

L'economia che ruota attorno ai parchi naturali è in forte sviluppo, lo dimostrano vari studi di settore. Nonostante questo i fondi destinati all'ambiente sono ormai ridotti all'osso.

Turismo e non solo

Stando ai dati del Ministero dell'Ambiente, nella "cassaforte verde" sono presenti circa 756.000 insediamenti produttivi, pari al 17% degli insediamenti nazionali, e sono stati attivati ben 82.000 posti di lavoro "green". Le attività spaziano dall'agricoltura, all'artigianato, dal commercio, ai servizi, dalle offerte formative, al turismo. Quest'ultimo, in particolare, rappresenta la principale fonte di introiti legata all'economia dei parchi.

Tra escursioni naturalistiche, passeggiate nei centri storici, attività sportive e ludiche, nel 2012 si sono registrate ben 101 milioni di presenze, dato che conferma una crescita annua del 2%. Sono stati 10,9 miliardi di euro gli introiti del cosiddetto "turismo natura", il 3% in più rispetto ai 10,6 miliardi dell'anno precedente. Cifre ragguardevoli, visti i tempi che corrono. Tuttavia, l'economia dei parchi non si ferma soltanto al turismo. La ricchezza complessiva prodotta, nel 2011, da attività legate ai parchi ammonta a 34,6 miliardi di euro, equivalente al 3,2% di quella nazionale, su un territorio che occupa il 5% del suolo italiano.

A parità di popolazione, i parchi producono il 23% in più di ricchezza rispetto ad altre aree socio-economiche simili. A rafforzare ulteriormente il quadro, decisamente positivo, della forza della "green economy" dei parchi nazionali, v'è il tasso di crescita degli insediamenti produttivi del 12,7%, nel periodo che va tra il 2000 e il 2011, doppio rispetto al 6,7% di aree socio-economiche simili.
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