La sanità delle big europeeAnche tra gli altri principali partner europei dell'Italia la sanità è pubblica. In alcuni Paesi, come Francia e Germania, è molto efficiente mentre in altri si riscontrano deficienze. Per esempio, il
National Health Service britannico, primo grande sistema sanitario pubblico, attualmente
ha alcuni gravi problemi strutturali, crescenti liste di attesa per i trattamenti e per operazioni urgenti, standard del trattamento deteriorato in alcune strutture. Per questo molti inglesi di categoria di reddito più elevato comprano un'assicurazione privata.
La virtuosa Germania, a detta di molti italiani che vi risiedono, presenta invece alcune stranezze. “La lista di cure rimborsabili o non rimborsabili è a volte opinabile e di dubbia coerenza. Due anni di psicanalisi dal terapeuta che preferisci te li paga l'assicurazione, la pulizia dei denti invece devi pagartela tu, per non parlare della mappatura dei nei dal dermatologo: se hai meno di trenta nei è a carico tuo, da trenta nei in poi paga l'assicurazione”, spiega il blogger Totentanz, aggiungendo che i medici specializzati adottano pesi e misure diversi per gli assicurati statali e quelli privati. “In definitiva, la sanità italiana è migliore in potenza, ma viene fatta funzionare male”, conclude.
Ma c'è un problema comune a tutti: la sanità pesa come un macigno sui conti dello Stato ed è macchinosa e bisognosa di riforme, cosa che tutti gli Stati stanno tentando di fare negli ultimi anni.
Il migliore dei mondi possibiliIl filosofo
Gottfried Lebnitz diceva che “
questo è il migliore dei mondi possibile”. Si può dire lo stesso per la sanità italiana? Alla luce degli enormi problemi del Bel Paese – crisi, corruzione, mala politica, mala gestione, taglio dei fondi ecc. - viene da pensare che sì, più di così non si potrebbe chiedere. Ma si dovrebbe…
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