In Italia, invece...Wikipedia definisce il
Sistema Sanitario Nazionale italiano come un sistema pubblico di carattere "universalistico", di uno Stato sociale che garantisce l'assistenza sociale a tutti i cittadini, finanziato dallo Stato stesso attraverso la fiscalità generale e le entrate dirette, percepite dalle aziende sanitarie locali attraverso i ticket, cioè delle quote con cui l'assistito contribuisce alle spese, e prestazioni a pagamento.
Nel 2000 l'
Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) lo aveva inserito al secondo posto nella classifica dei migliori sistemi sanitari nazionali al mondo in termini di efficienza di spesa e accesso alle cure pubbliche per i cittadini dopo quello francese. Da rilevare che quella classifica destò parecchie critiche sia per la metodologia adottata che per i fattori presi in considerazione. Per questo nel 2010 l'OMS si è guardata bene dal farne un'altra aggiornata. L'ha fatto però Bloomberg lo scorso anno, collocando l'
Italia al 6° posto tra i Paesi con la sanità più efficiente (al primo c'è Hong Kong, seguita da Singapore, Giappone, Israele e Spagna). Gli USA sono solo quarantaseiesimi per il pessimo rapporto spesa/risultato.)
Non solo:
il Bel Paese è anche il 4° Paese dell'Europa Occidentale per spesa sanitaria governativa (la prima è Germania, seguita da Francia e UK). Che non è poco, se si pensa che è molto indietro nella classifica delle economie con la migliore performance a livello di PIL.
Ancora: secondo una recente ricerca dell'ISTAT, l'Italia fa registrare tassi di mortalità entro i primi 5 anni di vita tra i più bassi al mondo (3,3 per mille nati).
L'Italia è stata promossa anche dall'OCSE in occasione dell'edizione del 2013 di “
Healthat a Glance”, anche se tra il 2012 e il 2011 si è registrata una piccola contrazione (-2,4%) della spesa sanitaria. In questo, però, la Penisola è in buona compagnia: lo stesso trend si è verificato anche in molti altri Paesi europei a causa della crisi e dell'esigenza di tenere i conti in ordine. Per il resto, l'Italia è il secondo Paese più longevo tra quelli OCSE, ed ha la più alta percentuale di vaccinazione degli anziani contro l'influenza (si fa notare che i vaccini sono gratuiti, dunque a carico dello Stato, per gli over 65).
Non mancano i difetti, come per esempio la
scarsa diffusione dei farmaci generici, i troppi parti cesarei e troppi medici rispetto alla media OCSE e al numero di infermieri pro-capite. Bazzecole, commenterebbe qualcuno, in confronto, per esempio, ai reati accertati nella sanità (tra il 2010 e il 2012 ne sono stati accertati per 1,5 miliardi di euro). E poi, l'Italia vanta luminari della medicina da fare invidia al “Dottor House”, e questo è risaputo in tutto il mondo.
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