Caro volantino, tu mi hai provocato...
La prima opzione è senza dubbio poco rischiosa. Il prezzo di quel computer che fa bella mostra sul volantino è obiettivamente invogliante e il brand non lascia dubbi sull'affidabilità del prodotto. Purtroppo, però, la
qualità è effettivamente più scarsa e la garanzia ha durata minore. In caso di esercizio di quest'ultima, poi si devono attendere i tempi biblici dei megastore. E comunque, meglio scordarsi l'assistenza post vendita. Mai e poi mai il commesso della nota catena di elettronica perderà tempo a spiegare il perché di quella stranezza o come evitare quell'altro intoppo.
Chi acquista la tecnologia di fascia bassa di un grande produttore, come per esempio l'HP per i PC, sappia che non potrà contare interamente né sulla qualità Hewlett né sul suo customer care.
Digitando sul Web le parole
tecnologia-a-buon-mercato ci si imbatte in un mondo, a dire il vero poco conosciuto alla massa, di nomi, sigle e descrizioni che solo gli esperti decifrano al meglio ma che, anche solo a leggerli, danno un senso di sicurezza. Si tratta della
tecnologia a buon mercato sì, ma frutto di ingegnose menti
risparmio oriented con l'ambizioso fine di offrire il massimo ad un prezzo che più basso non si può. E bisogna dire che molto spesso riescono davvero a stupire!
Tanto per fare qualche esempio, esiste tale Raspberry Pi: una scheda elettronica implementante un intero computer che costa solo 20 dollari. Stando alle ultime indiscrezioni, Nvidia sarebbe prossima a lanciare Kai, un quad core al costo di soli 199 dollari. E che dire del VIA Artigo 1200, un PC in arrivo a luglio per 320 dollari? Ai più VIA può suonare come una perfetta sconosciuta, in realtà è una società taiwanese altamente specializzata in processori e affini che non ha nulla da invidiare a nessuno!
Riuscirà mai questa tecnologia a buon mercato, ma di effettiva qualità a far le scarpe a Apple & colleghe? Perché è vero che la crisi impazza, ma va anche detto che molti acquistano certi marchi per moda e, soprattutto, in quanto sono degli status symbol. Ma non è detto che in un futuro non lontano non cominci a spopolare il Way-C, primo tablet africano venduto, al momento del lancio, alla metà del prezzo del primo Samsung Galaxy Tab!
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