Dove trova spazio oggi il carry trade?
Negli ultimi tempi la scelta dei Paesi con bassi tassi di interesse è molto ampia, basti pensare all'America e all'Inghilterra che hanno tassi fermi attorno allo zero. Tra i Paesi che presentano rendimenti di titoli di Stato elevati, ci sono invece Cina, Brasile, India e Malesia, ovvero paesi che stanno cercando di emergere economicamente.
Recentemente anche l'Europa si è trovata al centro di possibili operazioni di carry trade, specie dopo la maxi iniezione di liquidità della BCE al sistema finanziario del 29 febbraio scorso che ha seguito il successo della prima effettuata in dicembre a tassi eccezionalmente bassi. Molte banche che hanno aderito alla LTRO della BCE, infatti, hanno annunciato che utilizzeranno tale denaro per finanziare operazioni di carry-trade che riguardino l'acquisto di titoli di stato italiani.
Secondo il presidente della BCE Mario Draghi questa operazione ha evitato un credit crunch in larga scala e permetterà alle banche di rafforzare ulteriormente il proprio capitale. In una intervista Andrea Beltratti, presidente del CdG di Intesa SanPaolo, spiegando che la nuova liquidità, ottenuta a un tasso di interesse dell'1%, verrà in parte utilizzata "per una strategia di investimento profittevole relativa a titoli di stato italiani" con scadenza a tre anni o meno. Secondo Beltratti è positivo "avere più risorse finanziarie bloccate per tre anni. Ciò ci sta dando una polizza assicurativa contro ogni shock di liquidità".
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