Singolarità: il bancomat dell'oro e i cercatori di pepite
Ma se c'è chi vende oro, soddisfacendo oltreché le proprie tasche anche la fornitura di materia prima all'oreficieria, c'è anche chi l'oro se lo compra, magari come forma di investimento alternativo in un periodo di forte incertezza come quello che stanno attraversando i mercati finanziari.
E' in questo quadro che nasce il bancomat dell'oro, un vero e proprio distributore automatico Made in Germany, dal quale piovono monetine d'oro e mini Lingotti con tanto di confezione regalo. E' chiamato "Gold to go service machine" ed è un vero e proprio ATM che accetta contanti, carte di credito e bancomat in cambio di monete e lingottini, da custodire nella tradizionale cassaforte di casa o in una cassetta di sicurezza in banca.
La meravigliosa macchinetta, che vanta oltre venti installazioni in tutto il globo (in Italia è presente all'aeroporto di Orio al Serio di Bergamo e a Linate), calibra il suo rapporto di cambio sul fixing londinese, che si tiene due volte al giorno, mattina e pomeriggio. Diversi i tagli acquistabili: dai lingotti (da 1,5 grammi fino a 10 grammi o a un'oncia di oro a 24 carati) fino a diversi tipi di monete di diversa caratura fino ad un massimo di un'oncia.
Tra le altre bizzarrie che sono venute fuori con la crisi e con il vertiginoso aumento delle quotazioni del metallo giallo, c'è da annoverare il recente incremento del numero di cercatori d'oro in Italia, salito a 500 persone contro le 300 del 2009. Per essere più precisi si tratta di appassionati che svolgono tale attività solo sotto forma di sport, visto che nel nostro paese non vi sono giacimenti o filoni d'oro come negli States.
"E' un problema di quantità" - precisa Arturo Ramella, presidente della Federazione mondiale dei cercatori d'oro - "una squadra tipo composta da tre persone non riesce, in un giorno intero, a trovarne più di 2 grammi. Dunque è un'illusione pensare di arricchirsi o di trasformarlo in un vero e proprio mestiere. Certo, lavorando qualche giorno di fila è possibile arrivare ad un quantitativo che consente di regalare un gioiellino alla moglie, ma nulla più".
Più moderni, invece, i cercatori d'oro dotati di metal detector che setacciando palmo a palmo le maggiori spiagge italiane, in cerca di collanine, orologi, fedi, anelli, orecchini, monete di bagnanti distratti o sfortunati, possono arrivare a racimolare anche un chilo e mezzo d' oro in una sola stagione. Se volete cimentarvi in questo passatempo, ricordate però che per restare nella legalità il materiale ritrovato deve essere portato all'ufficio oggetti smarriti o ai vigili urbani. Trascorso un anno senza che nessuno ne abbia reclamato la proprietà, il bottino diventa ufficialmente di proprietà di chi l'ha trovato.
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