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Con la cedolare secca arrivano i saldi... fiscali

Ora si può scegliere
Dal 7 aprile scorso, per coloro che hanno registrato un nuovo contratto di locazione, la scelta se avvalersi o meno della cedolare secca dovrà essere esercitata direttamente in fase di registrazione del contratto di affitto.

Nel contratto, poi, andrà esplicitamente inserita una clausola che prevede la rinuncia da parte del proprietario a chiedere aggiornamenti del canone, inclusi quelli legati alla variazione dell'indice ISTAT o dell'inflazione. Questa clausola, che rappresenta un vantaggio per l'inquilino a fronte del beneficio fiscale riservato al proprietario, è prevista dalla legge e ad essa non si può derogare.

Anche in caso di contratto già esistente si potrà optare per la cedolare. In questo caso, la scelta dovrà essere comunicata al locatario con una raccomandata, dove dovrà essere specificato che si rinuncia agli adeguamenti del canone.

Dallo scorso 7 aprile, un provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate ha dato piena operatività alla cedolare secca. Come tutte le novità questa nuova opzione va ad impattare su una situazione ormai consolidata determinando la necessità di un periodo di transizione che consenta alla normativa in vigore di accogliere i cambiamenti della neonata legge. Staremo a vedere cosa succederà e staremo a vedere se il nuovo regime potrà davvero diventare una sorta di panacea per tutti: inquilino, proprietario e legislatore!



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