Rischio di scarsità per i materiali utili a costruire gli impianti
Come indicato all'inizio la scarsità di alcuni materiali potrebbe ostacolare il progetto. Oltre alla mancanza di alcuni metalli, un altro possibile ostacolo potrebbe essere rappresentato dalla manipolazione dei prezzi. Le fonti a basso costo, infatti, sono concentrate in Cina, con la conseguenza che alcuni Paesi potrebbero sostituire la dipendenza dal petrolio del Medio Oriente con una da metalli del lontano Oriente.
Per le turbine eoliche, i materiali necessari, cemento e acciaio, sono in quantità disponibili e riciclabili mentre più problematici potrebbero essere i latinidi, come il neomidio, utilizzato nei moltiplicatori di giri delle turbine. Per le celle fotovoltaiche il problema riguarderebbe le limitate forniture di tellurio e indio. Lo stesso se trattasi di argento, ma prendendo in considerazione il riciclaggio di vecchie celle si potrebbe migliorare l'approvvigionamento dei materiali.
Quanto alla produzione di milioni di veicoli elettrici, tre problemi potrebbero limitarne la costruzione: i lantanidi per i motori, il litio per le batterie e il platino per le celle a combustibile. Oltre la metà delle riserve mondiali di litio si trovano in Bolivia e Cile. Tale concentrazione geografica unita alla domanda in continuo aumento, potrebbero far lievitare i prezzi.
Va sottolineato infine che la costruzione di un'infrastruttura con la combinazione di eolico e solare, scelta in precedenza, richiede tempo, ma non molto diverso da quello necessario per la rete di centrali elettriche di oggi. Valutando poi l'aumento del fabbisogno, previsto entro il 2030 di 16,9TW, ci sarà bisogno di costruire altre nuovi grandi centrali.
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