"La logica delle previsioni non può essere ricondotta alla logica del certo. Né allora, né ora."
(Bruno de Finetti, matematico)
"Fare previsioni è difficile. Soprattutto se riguardano il futuro."
(Niels Bohr, premio Nobel per la fisica)
"Le probabilità sono pure raffigurazioni artificiose usate per coprire la non conoscenza delle cause reali dell'evento."
(Bart Kosko, teorico della logica fuzzy)
Le previsioni accompagnano la nostra vita, ma se poi ci si scorda i loro limiti e vengono trasformate in predizioni, beh, per forza, se non si verifica quanto previsto, si parlerà di "
sorpresa". Mentre è accaduto semplicemente che la previsione era sbagliata.
Sorpresa è la parola che viene utilizzata al posto di "
errore".
Sappiamo che è difficile riconoscere i propri errori, soprattutto da parte degli "esperti", perché viene toccata la loro immagine. Ma tentare di cancellare i propri errori, definendoli "sorpresa", è come dire che è la realtà a doversi adattare alle previsioni.
E così si legge:
- sorpresa "il PIL è migliorato meglio del previsto"
- sorpresa "gli utili delle società sono sopra le attese"
- sorpresa "diminuisce la Cig (fatto ricorso solo al 61% delle ore autorizzate)"
- sorpresa "il carrozzone INPS guadagna"
- sorpresa "la recessione è finita anzitempo"
- sorpresa "salari aumentati del 4,6% nel trimestre (ISTAT)"
- sorpresa "auto in ripresa, la UE riparte dall'Italia"
- sorpresa "I crediti dafault swap in un anno quasi dimezzati, -47%"
- sorpresa "USA: calo a sorpresa delle richieste di sussidi"
- sorpresa...
Nessuno dice "ho sbagliato".
"