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Tutti lo cercano ma nessuno lo vuole... cos'è? Il lavoro!

Il posto fisso non esiste più neanche in banca!
Se qualcuno fugge... qualcun altro arriva! Avete mai provato a cercare un installatore d'infissi e serramenti? Sarebbe più facile trovare un ago in un pagliaio!

Secondo un'indagine di Confartigianato le aziende ne assumerebbero 1.500 solo quest'anno, ma nell'83,3% dei casi non sono riusciti a trovarli. Stesso dicasi per panettieri, pastai, gelatai, pasticceri, tagliatori di pietre, marmisti, falegnami, cuochi, sarti, tessitori.

Nell'Italia della disoccupazione giovanile alcuni posti di lavoro restano "vuoti" perché nessuno li vuole o sa farli. Stiamo parlando di 68 mestieri che stanno scomparendo perché fisicamente faticosi e caratterizzati da una buona dose di manualità che non s'impara nelle aule universitarie bensì nelle ormai rare botteghe dei vecchi artigiani.

Fare il panettiere o il falegname viene considerato una "diminuzione" da chi ha trascorso la propria gioventù sui libri, ecco perché c'è tanta domanda e poca offerta. Si tratta di lavori pesanti, precari e inizialmente poco pagati e quindi nessuno sceglie di seguire quest'arte. Non proprio nessuno, qualcuno c'è, ma non possiamo certo parlare di arte! Gli immigrati in cerca disperata di lavoro di certo non si spaventano della fatica fisica e così occupano quei posti di lavoro snobbati dai giovani italiani.

Nelle stalle dove si munge il latte per il parmigiano Reggiano quasi un lavoratore su tre è indiano mentre in Abruzzo il 90% dei pastori è macedone. I lavoratori extracomunitari sono diventati decisivi nella raccolta delle mele della Val di Non, nella produzione del prosciutto di Parma, della mozzarella di bufala e nella raccolta delle uve destinate al Brunello di Montalcino. A rilevarlo è la Coldiretti, sottolineando che i lavoratori stranieri contribuiscono in modo strutturale e determinante all'economia agricola del Paese e rappresentano una componente indispensabile per garantire i primati del Made in Italy alimentare nel mondo.

Tutti d'accordo? Quasi tutti, visto che ci fa piacere mangiare della buona pizza e del buon pane impastato dagli egiziani ma ci delude assai il lavoro svolto per esempio da coloro che s'improvvisano idraulici ed elettricisti. Nel mercato italiano del lavoro c'è dunque un evidente paradosso: quello della disoccupazione cronica. Quest'anno circa 150mila posizioni nell'artigianato sono rimaste vacanti poiché un numero consistente di professionalità sono difficili da reperire, visto che la nostra generazione è cresciuta ascoltando favole sulla laurea e sul posto fisso. Due miti dai quali bisogna liberarsi per entrare in empatia con un mercato in evoluzione. Ricordatevi che il posto fisso ormai non esiste più neanche in banca, e quindi non storcete il naso se vostro figlio vi comunica la propria passione per la pasticceria... piuttosto state attenti alla linea!


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