4. Forme di finanziamento a) Cessione del quinto Prestito rivolto a tutte le categorie di lavoratori dipendenti, pubblici e privati, sia a tempo indeterminato che determinato, lavoratori atipici e pensionati. Il finanziamento viene rimborsato attraverso il pagamento di
rate mensili a tasso fisso. A differenza di altre forme di prestito, le rate vengono trattenute direttamente dalla
busta paga nella misura massima di un quinto dello stipendio, fino ad esaurimento del debito. Il finanziamento può essere erogato sia dalle banche che dalle società di intermediazione, con una durata che mediamente va da 24 a 120 mesi.
L'accesso a questa forma di finanziamento non è sottoposto a garanzie restrittive. La rata viene pagata finché c'è una busta paga o una pensione su cui addebitarla. Quindi non sono d'ostacolo al finanziamento eventuali protesti o pignoramenti in corso. E' per questo che, oltre ad un tasso d'interesse più basso, la cessione del quinto è l'unica possibilità di finanziamento per lavoratori che siano stati protestati o pignorati o, semplicemente se è stato protestato un familiare convivente.
Per i
dipendenti pubblici il finanziamento può arrivare fino ad un massimo del 50% dello stipendio netto. L'accettazione o meno di una quota eccedente il tradizionale 20 % è, tuttavia, lasciata alla discrezionalità del datore di lavoro che potrà quindi legittimamente rifiutarla se ritenesse che vi siano motivi per farlo.
La cessione del quinto dello stipendio è garantita per legge, contro i rischi morte e di perdita del posto di lavoro. E' per questo che appunto viene anche chiamata "prestito garantito".
b) Delegazione di pagamento La delegazione di pagamento è un finanziamento aggiuntivo rispetto alla cessione del quinto. Entrambi, infatti, sono rivolti alle stesse categorie di lavoratori e in tutti e due i casi il prestito viene rimborsato attraverso rate mensili trattenute direttamente dalla busta paga.
La caratteristica specifica della delegazione di pagamento è quella di offrire la possibilità di
ampliare il finanziamento a chi ha già avviato una cessione del quinto dello stipendio, garantendo però gli stessi vantaggi. Molte finanziarie e istituti di credito concedono la delegazione di pagamento soltanto ai lavoratori dipendenti in attività di servizio e non ai pensionati.
Il debitore delega il proprio datore di lavoro a rimborsare il finanziamento ottenuto trattenendo dal proprio stipendio una quota fissa per una durata stabilita nel contratto di prestito.
Si tratta, quindi, di un secondo finanziamento, che permette l'addebito di una rata superiore al quinto dello stipendio, già impegnato dalla cessione. Molte finanziarie e istituti di credito arrivano fino ad una quota per un massimo di due quinti, ovvero il 40% dello stipendio netto.
E' obbligatoria la copertura assicurativa.
c) Prestito cambializzato Finanziamento a tasso fisso e rata costante per tutta la durata del finanziamento che non costringe alla trattenuta in busta paga (come per esempio avviene per la cessione del quinto).
Questo tipo di prestito si distingue dagli altri per il metodo di rimborso. Esso si effettua attraverso il pagamento di cambiali (dalle quali prende il nome) piuttosto che i comuni RID o bollettini postali. Ogni singola tratta può essere appoggiata presso una qualsiasi banca (non necessariamente in quella dove si ha un proprio conto corrente).
Il prestito cambializzato viene
concesso in diverse forme in base al destinatario:
- lavoratore dipendente con la garanzia del TFR (liquidazione);
- lavoratore autonomo/liberi professionisti con richiesta di una polizza sulla vita da almeno 2 anni;
- lavoratori neo assunti senza TFR con doppia firma di un garante;
- pensionati con certificazione INPS.
Un'importante considerazione è che l'ammontare delle quote non supera di solito il 30% del reddito netto mensile percepito dal beneficiario e, nel caso di altri finanziamenti in corso, l'onere finanziario non supera comunque la metà del reddito netto mensile.
E' obbligatoria la copertura assicurativa.
d) Prestiti personali Forma di finanziamento che non è strettamente connesso all'acquisto di un bene. Il finanziamento è rimborsabile a rate costanti e soddisfa le esigenze di liquidità improvvise quali spese urgenti e non preventivate.
La copertura assicurativa è solitamente facoltativa.
Gli importi finanziati variano mediamente, a seconda dell'intermediario finanziario, da € 1.000 fino ad un massimo di € 70.000, rimborsate con rate costanti per durate comprese mediamente tra 12 e 120 mesi, rimborsabili tramite RID, RiBa o bollettino postale.
Il tasso d'interesse (TAEG: Tasso Annuo Equivalente Globale) si aggira mediamente tra il 6,00% al 9,50%.
L'estinzione anticipata comporta una penale dell'1% sul capitale residuo.
In riferimento agli oneri fiscali, per finanziamenti di durata superiore a 18 mesi si applica un'imposta sostitutiva pari a 0,25% sull'importo erogato da corrispondersi al pagamento della prima rata, mentre per finanziamenti con durata sino a 18 mesi, si applica un imposta di bollo di € 14,62 addebitati sulla prima rata di rimborso.
L'erogazione dell'importo richiesto può avvenire con un bonifico sul proprio conto corrente o con un assegno circolare non trasferibile intestato al richiedente.
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