Per
Anief servono nei prossimi due anni 11 miliardi almeno,
5 miliardi nella prossima legge di bilancio per allineare indennità di vacanza contrattuale e
altri 6 miliardi nella successiva per coprire inflazione degli ultimi tre anni e chiudere i contratti. "Nel dettaglio – sottolinea il
presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico – servono almeno 5 miliardi per allineare indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2022 e 2023 prima di parlare di nuovi rinnovi e dare a 3,5 milioni di lavoratori pubblici, anche per il comparto istruzione e ricerca, aumenti immediati di 100 euro (incluso adeguamento TIP 2024) lordi mensili in attesa di ulteriori risorse e almeno mille euro di arretrati dopo la firma di contratti scaduti da 18 mesi. Questo soltanto per il 2022 quando l'IVC è stata finanziata per aumenti automatici degli stipendi dal mese di aprile dell'1,5% a fronte di una inflazione del 7,1% e per il 2023 quando è stato dato un assegno una tantum da riconvertire dello stesso valore dell'1,5% a fronte di una inflazione del 4,3% senza adeguare il tasso della stessa IVC (che lo dovrebbe assorbire almeno). Manca il dato del tasso di inflazione programmata (TIP) del 2024, che dovrebbe essere finanziato ancora dalla legge di bilancio con il 50% dell'adeguamento della IVC. Cifra che conti alla mano potrebbe portare se Il Governo sposasse questa linea, prima della pronuncia della Corte costituzionale, ad aumenti automatici nella busta degli statali di 100 euro lorde e arretrati di mille euro in attesa della manovra di bilancio 2025 per rinnovare i contratti per il triennio 2022/2024. Infine per rinnovare I contratti bisognerebbe sempre aspettare la successiva legge di bilancio con 6 miliardi da stanziare per coprire complessivamente la sola inflazione registrata nel triennio 2022-2024".
"Servono 11 miliardi per rinnovare i contratti dei dipendenti pubblici. Siamo favorevoli, quindi, – spiega
Pacifico – all'idea che finalmente se ne parli nella prossima legge di bilancio. L'ufficio legislativo di ANIEF ha calcolato che servono 5 miliardi subito nella prossima legge di bilancio per andare ad allineare l'indice del tasso di inflazione programmata, l'indice di indennità di vacanza contrattuale che deve essere finanziata rispetto al 50% del tasso di inflazione programmata. Ad oggi c'è stato solo un finanziamento parziale nel 2022 del 1,5, poi c'è stato un assegno una tantum nel 2023 del 1,5, ma l'inflazione in questi due anni nel frattempo è salita di 11 punti e mezzo. Quindi per recuperare subito l'indennità di vacanza contrattuale che è un istituto per ristorare i dipendenti pubblici servono 5 miliardi nella prossima legge di bilancio. Ovviamente poi per rinnovare i contratti bisognerà trovare altri 6 miliardi nella legge di bilancio successiva per finalmente firmare quel contratto per il 2022-2024 e coprire l'inflazione. Nel frattempo noi comunque suggeriamo a tutti i lavoratori inviare un modello di richiesta che interrompe anche i tempi di prescrizione per richiedere l'indennità di vacanza contrattuale".
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