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Sostegno, al via i corsi per 90 mila precari ed estero

"È stata approvata la legge 106 che porta delle novità per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno. Rispetto alla platea di 80mila insegnanti non specializzati che lavorano nelle nostre scuole, la legge prevede dei corsi di 30 CFU più, fatti dalle università con Indire o dall'Indire stesso, affinché possano conseguire questa specializzazione sul sostegno. Questa è una prima norma ma
questa norma senza l'adeguamento dell'organico di diritto – cioè senza trasformare il 50 per cento dei posti in supplenza, che attualmente sono posti in deroga, in organico di diritto – purtroppo non porterà a quella continuità didattica che vorrebbe portare il legislatore. Il prossimo anno scolastico le famiglie non vedranno, dunque, la conferma dell'insegnante di sostegno precario che è stato chiamato l'anno precedente". È quanto afferma Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando le novità relative alla specializzazione degli insegnanti di sostegno contenute nel Decreto Scuola.

"Noi riteniamo che questa norma sia incostituzionale perché nega il merito e ogni principio di ragionevolezza. Siamo convinti che se si vuole garantire la continuità didattica bisogna procedere stabilizzando il 50% dell'organico sul sostegno che noi ora utilizziamo con posti in deroga. Questo – prosegue Pacifico – significa andare ad assumere 100mila insegnanti specializzati. Ne abbiamo già di più 30mila specializzati attraverso il TFA (Tirocinio Formativo Attivo ndr) in Italia e presto saranno quasi 50mila. A questi vanno aggiunti i 10mila insegnanti specializzati all'estero e tutti quelli che si specializzano con Indire. Quindi avremo, finalmente, tutti gli insegnanti specializzati necessari ma bisogna poi assumerli nei ruoli per garantire la continuità didattica".





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