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Il MES ed il convitato di pietra: il perché di un no


Allo stesso modo l'attacco per indebolire l'Italia nel settembre del 2011 è stato da manuale per la rapina finanziaria usando colpevolmente il rating e lo spread per fare collassare il paese che non stava andando male. Con un debito di 1.830 mld/euro ed un PIL in lieve crescita l'attacco della finanza al paese è stato devastante con uno spread innalzato di 600bp ed il declassamento operato da Standard & Poor's a BBB-.

Il sistema è andato in tilt però, curiosamente, solo tre mesi dopo con un debito di 2.200mld/euro ed un PIL decrescente, lo spread è crollato contro ogni logica razionale ma solo funzionale ad un disegno geopolitico esterno al paese; il debito è continuato a crescere, il PIL a diminuire e lo spread ha continuato la sua discesa. "I mercati sono razionali e non sbagliano mai nell'allocazione delle risorse" era il Nobel Lucas che lo affermava, infatti...

Queste sono state le disgraziate e colpevoli premesse che ci fanno guardare con giustificato dubbio al nuovo ridisegno del MES, come funzionerà? Sarà sempre soggetto all'attacco della finanza che annulla tutti gli sforzi per portare in equilibrio i conti del paese che cerca di salvare la sua posizione di debito, ma questo sarebbe possibile solo al netto dell'interferenza finanziaria che andrebbe bloccata o quanto meno disarmata.

Ora di fronte alla turbolenza della finanza le condizioni della proposta di riforma del MES sono state le seguenti:
  • non essere in procedura d'infrazione;
  • vantare un deficit/PIL inferiore al 3% da almeno due anni (noi siamo all'8% il più alto valore dell'area euro);
  • avere un rapporto debito/PIL sotto il 60% (noi siamo al 140%).

Curiosamente sono le stesse condizioni poste nel 2000 per entrare nella sperimentazione dell'area euro aggirate sia dall'Italia che dalla Grecia; l'Italia giocando sul deficit bloccò tutte le uscite di cassa dal giugno mentre la Grecia cartolarizzò tutte le entrate degli aeroporti e dei porti per avere cassa subito, che sarebbe mancata poi mandando la Grecia in default.
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