(Teleborsa) - Per quanto riguarda gli
amministratori indipendenti, "c'è un
problema legato al trattamento economico, perché il codice di autodisciplina delle quotate ha posto l'accento sulla retribuzione fissa e non su quella con una premialità, proprio per un'ulteriore garanzia e tutela dell'assetto". Lo ha detto
Maurizio Leo, Viceministro dell'Economia e delle Finanze, in occasione dell'evento per i 20 anni di Nedcommunity, l'associazione italiana degli amministratori non esecutivi e indipendenti.
"Cosa può accadere sul versante fiscale? Penso che
non si possa pensare a trattamenti differenziati, perché il fisco non può prevedere per diverse tipologie di amministratore un diverso carico fiscale - ha spiegato - C'è la possibilità delle stock option, su cui stiamo anche lavorando in legge di bilancio per la deducibilità per l'impresa".
"L'assegnazione delle stock option a un amministratore indipendente, fermo restando le
problematiche che possono sorgere facendo riferimento al codice di autodisciplina, laddove fosse consentita questo tipo di attribuzione ne deriverebbe sul versante fiscale un effetto in positivo", ha detto Leo.
"Per gli amministratori indipendenti,
la strada non penso sia quella della stock option - ha evidenziato - Laddove fosse configurabile questa ipotesi, allora ne deriverebbe un meccanismo in positivo dal punto di svista fiscale sulla base dei valori normali che vengono a determinarsi al momento dell'assegnazione".