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Gas, Pellegrino (ARTE): E' ancora necessario nel processo di transizione

Economia
Gas, Pellegrino (ARTE): E' ancora necessario nel processo di transizione
(Teleborsa) - "All'interno della transizione noi stiamo tutti dicendo che dobbiamo abbandonare i nostri consumi di gas. Ovviamente, per abbandonare i consumi di gas stiamo riconvertendo tutto l'elettrico. Cosa succede quindi in questo scenario? Succede che noi oggi più o meno abbiamo una produzione da Fonte fossile, quindi mettiamo un po' tutto il fossile, per tutta l'energia di cui abbiamo bisogno è che è circa il 50% del nostro fabbisogno. Abbiamo visto quest'estate leggermente di meno, per fortuna quando il fotovoltaico tirava alla grande, abbiamo dei periodi in cui si arriva al 60-65% nella parte invernale proprio perchè c'è un forte calo di questa componente, però ha un ruolo sicuramente importante". Lo ha dichiarato Diego Pellegrino, Portavoce Arte, durante l'evento "Il Futuro del Gas in Italia nel nuovo contesto geopolitico" che si è svolto oggi a Roma, presso l’Auditorium GSE.

"Nel cambio, nella conversione, comunque noi andremo a crescere tantissimo con i nostri consumi. Ancora ad oggi non è ben chiaro quindi come andremo poi a sostituire tutti questi consumi, che è vero che stiamo spostando quindi non è che spostiamo 100 e 100, spostiamo 100 e ci troveremo dall'altra parte 60-70 per fortuna per ottimizzazione, ma resta il fatto che ancora il ruolo del gas diventa importante ma soprattutto per un aspetto".





"Se noi vogliamo e siamo tutti abituati ad andare a schiacciare il famoso interruttore ed avere la luce, ci serve il gas. Perché? Perché comunque ad oggi le fonti rinnovabili non ci permettono di avere quella necessaria quantità di energia nel momento in cui ci serve. La tecnologia attuale ancora non ci permette di immagazzinare tutta la fonte, quando magari la utilizziamo di meno, per utilizzarla quando invece ce n'è bisogno. Un esempio banale è quello più semplice, quello giorno notte con il fotovoltaico. Siccome tutta questa tecnologia ancora oggi non ci dà queste risposte, è logico che noi vediamo ancora questo gas come importante per questa transizione".

"Ma perché è giusto ridurlo? Dobbiamo per forza abbassare i consumi, anzi siamo tutti proprio per questa strada, ma non dobbiamo perdere di vista l'obiettivo che è quello di farlo uscire, un po' come una prima donna con calma e accompagnarlo pian piano all'uscita, ma sicuramente avrà ancora un ruolo importante per diversi anni"

È giusto che siamo tutti preoccupati. Noi dipendiamo fortemente dall'estero per il gas, non abbiamo gas in casa. Sì, ce ne abbiamo ma stiamo parlando di meno del 5% del nostro fabbisogno, quindi nulla. Tutto quello che ci serve arriva da fuori. Prima era tutto più facile perché arrivava da un tubo, quindi il tubo parte da una parte e arrivava da noi, adesso non è più così. I tubi mancano e mancando i tubi li abbiamo sostituiti con una nave, e la nave è un altro grosso problema, va dove viene pagata meglio. Quindi abbiamo innescato un meccanismo di competizione sul gas che è veramente forte. Sì, dobbiamo essere preoccupati perché una soluzione a questo non c'è, ecco perchè dobbiamo fare di tutto per ridurre velocemente i consumi del gas. Ma come dicevamo prima non è una cosa di domani mattina. E, sicuramente, a maggior ragione diversificare tutte le fonti che abbiamo oggi, perchè probabilmente quello che abbiamo oggi non ci basta per la famosa sicurezza energetica", conclude Pellegrino.





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